REDAZIONE FIRENZE

A Modena non si può Braglia inadeguato

La Fiorentina guarda (anche) all’Emilia per risolvere il nodo stadio. La società viola per due stagioni, dalla metà del 2024 alla metà del 2026, dovrà emigrare dal "Franchi", oggetto dei lavori annunciati dal sindaco Nardella e nelle ultime ore alcune voci portano verso la scelta dello stadio "Braglia" di Modena come campo da gioco per i due campionati 2024-25 e 2025-26. Un’ipotesi che però al momento non trova riscontro nella città della Ghirlandina: interrogato al riguardo il Comune di Modena ha fatto sapere di non aver ricevuto nessuna richiesta da parte di nessuno, e in ogni caso lo stadio di Modena al momento non sarebbe a norma per quanto riguarda l’impianto di illuminazione né per i canoni Uefa e né per quelli della massima serie. Un ostacolo economico (né il Modena Fc né il Comune emiliano hanno intenzione di affrontare la spesa) che allontana l’ipotesi di Modena, che nell’impianto di viale Monte Kosica ha ospitato l’ultima volta la massima serie nella stagione 2015-16, quando fu il Carpi a giocare al "Braglia" per l’inadeguatezza dello stadio "Cabassi", mentre per trovare il Modena in A bisogna andare indietro fino al campionato 2003-04, l’ultimo dei gialloblù nel gotha del calcio. Inaugurato nel 1936, lo stadio "Braglia" è stato ammodernato nel 2001 e ritoccato per l’ultima volta nel 2003 e può ospitare 21.151 spettatori, con tre ordini di posto su quattro coperti (solo la curva ospiti è senza copertura). Considerata la difficoltà dell’opzione Modena, la Fiorentina si sta guardando intorno e sempre in Emilia ha sondato sia la disponibilità del "Tardini" di Parma che quella del Mapei Stadium di Reggio Emilia, impianto che però sarebbe fruibile al massimo per le coppe europee (come fatto dall’Atalanta durante i lavori al Gewiss Stadium) visto che nel fine settimana giocano già sia il Sassuolo proprietario della struttura che la Reggiana. Le altre ipotesi vanno verso Empoli o Perugia.

Davide Setti