Firenze, 25 aprile 2023 – “Per noi ogni anno il 25 aprile rappresenta il momento fondamentale nel quale tutto il popolo italiano rinnova la sua forte consapevolezza dei valori della libertà, della Resistenza. Il 25 aprile deve essere la festa di tutti. Tutte le istituzioni devono impegnarsi senza ambiguità, senza alcun tipo di infingimento, affinché i valori della Liberazione, dell'Antifascismo e della Resistenza siano valori condivisi da tutto il popolo, perché un popolo senza memoria non è un popolo. Una nazione senza un patrimonio di valori e di memoria non è una nazione». Queste le parole del sindaco Dario Nardella alle cerimonie ufficiali del 25 aprile a Firenze che ha poi aggiunto: «Sulle cose che dice il presidente Giorgia Meloni mi auguro che il desiderio che il 25 aprile sia davvero la festa di tutti e che l'antifascismo sia un valore fondante della nostra democrazia, sia un desiderio autentico, sincero, genuino».
"La Resistenza è la nostra identità nazionale – ha sottolineato il primo cittadino – Se ci diciamo italiani ci diciamo anche antifascisti, non possiamo dirci italiani se non siamo antifascisti ed è su questi valori che dobbiamo fondare una memoria comune". Queste le parole del sindaco intervenuto dall’argentario di Palazzo Vecchio in piazza della Signoria.
Donzelli: "Parole Meloni fondamentali per l’unità della Nazione”
Anche il deputato di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli, ha partecipato a Firenze alla cerimonia istituzionale del 25 Aprile in piazza Unità d'Italia promossa dal Comune per la consueta deposizione di una corona d'alloro al monumento ai caduti.
«Le parole di Giorgia Meloni - ha detto dopo ai cronisti Giovanni Donzelli - sono fondamentali per tenere unita la nostra nazione in una data importante come quella di oggi che rimette al centro i valori della democrazia e della libertà che erano stati conculcati durante il fascismo. Il fatto che oggi possa essere una giornata che unisce tutti, è passaggio importantissimo per la nostra nazione». Con Donzelli c'era anche il senatore di Fdi Paolo Marcheschi.
Bonafè: “25 Aprile: spartiacque tra disperazione e speranza”
"Il 25 aprile è stato lo spartiacque tra la dittatura e la democrazia, tra l'oppressione e la libertà, tra la disperazione e la speranza, tra la guerra e la pace. La rinascita dell'Italia dopo le macerie del conflitto e la creazione di un'Europa unita e solidale sono stati possibili proprio grazie ai valori condivisi della Liberazione. Questi principi universali sono le basi per dare un futuro migliore alle nuove generazioni": è quanto dichiara Simona Bonafè, vice presidente dei Deputati Pd, a margine delle iniziative in programma oggi a Firenze.
Renzi: “Oggi è la festa di tutti gli italiani”
Il senatore Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha seguito le celebrazioni del 25 aprile stamani a Firenze tra i concittadini che si sono radunati in piazza dell'Unità d'Italia per la consueta cerimonia ufficiale di deposizione di una corona di alloro al monumento ai caduti. Sempre su twitter Renzi prima di andare all'iniziativa aveva scritto «il #25Aprile è la Festa della Liberazione, è la festa della libertà, è la festa di tutti gli italiani. Grazie ai partigiani e agli alleati che hanno dato la vita per la nostra libertà».
Salvini al cimitero americano
Il Vicepremier e Ministro Matteo Salvini ha reso omaggio ai caduti per la libertà che riposano nel cimitero americano di Firenze: si tratta di 4.399 soldati statunitensi uccisi durante la seconda guerra mondiale, e in particolare nei combattimenti che seguirono la liberazione di Roma». Lo rende noto lo staff del vicepremier secondo cui «Salvini, in forma privata, ha voluto sottolineare l'apporto decisivo degli Alleati durante la Liberazione dal nazifascismo: ha deposto una corona di fiori e si è raccolto in preghiera».
Mazzeo: “La conquista della libertà non può essere rimossa”
"Il mio 25 aprile parte da Marignana, qui nella canonica di Don Alfredo Alessandri nacque la Resistenza Versiliese. Su questi monti, in queste valli dove passava la linea gotica, con il sacrificio del sangue è stata scritta la parola libertà. Ed è stata scritta grazie al coraggio di chi seppe scegliere la parte giusta della storia. Le conquiste politiche, sociali, culturali, i diritti, la libertà di opinione, di voto, di associazione, di cui oggi godiamo, trovano il loro saldo radicamento nel 25 aprile. E, grazie alla Repubblica e alla sua Costituzione nate dalla Resistenza, furono estesi a tutti, senza eccezioni. A chi partecipò al movimento di Liberazione, a chi lo sostenne, a chi se ne sentì estraneo, anche a chi lo combatté". Così su Facebook il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo. "La straordinaria conquista della libertà, costata sacrifici e sangue non può essere rimossa né cancellata - sottolinea Mazzeo - Sappiamo, però, anche che la libertà non è mai acquisita una volta per sempre e che, per essa, occorre sapersi impegnare senza riserve tutte e tutti, ogni giorno. Viva il 25 aprile, Viva la Repubblica, Viva l'Italia!"