
Riccardo Azzurri
Firenze, 15 aprile 2022 - Ricordando il 25 aprile, Festa della Liberazione, Riccardo Azzurri il 23 aprile alla biblioteca delle Oblate, nella sala conferenze Sibilla Aleramo alle 16,30, presenterà il cortometraggio ‘Canto popolare’, per la regia di Giancarlo Gulisano. Relatrice Maria Federica Giuliani, vice presidente del Consiglio comunale di Firenze, presenta Fabrizio Borghini e interviene Sergio Forconi che leggerà alcune lettere dal fronte. Riccardo Azzurri, accompagnato da un violinista, canterà alcuni suoi brani inerenti al tema.
È lo stesso Azzurri che ci spiega la genesi di “Canto popolare”. “Durante un incontro di musico terapia, presso la Fondazione Turati, ebbi modo di conoscere un’anziana signora, Bianca (nome inventato), che volle narrarmi la sua storia d’amore. Si tratta di una breve storia, purtroppo, e proprio per questo fu intensa e dolorosa”.
“Bianca – racconta Riccardo Azzurri - diciassettenne, si innamorò di Vasco, suo coetaneo nativo di Pistoia. I due ragazzi si amarono con tutta la freschezza e il candore di quell’età. Si giurarono amore eterno, lo fecero ballando e baciandosi nelle aie contadine, nelle vigne e nella bellezza della campagna toscana”. Correva l’anno 1944, e l’amore di tutti, così come l’amore di Bianca e Vasco, fu costretto a misurarsi con la guerra. “Anche Vasco – prosegue Azzurri - come tanti suoi coetanei, allora, decise di non rimanere con le mani in mano di fronte all’invasore e si unì ai partigiani. Bianca non reagì positivamente a tale decisione, pianse, lo pregò di non andare ma Vasco aveva deciso; vi fu uno scambio di anelli, due fedi. Il giovane promise alla sua ragazza che quei due anelli, un giorno, si sarebbero riuniti e loro due avrebbero trascorso le loro vite insieme. Si salutarono e non si rividero più. Vasco venne fucilato dai Tedeschi in una cascina sulle montagne pistoiesi durante un rastrellamento. La signora mi raccontò quella storia con gli occhi di chi, decenni dopo, aspetta ancora il ritorno dell’amato: la diciassettenne del ’44 era lì davanti a me a mostrarmi gli anelli che, comunque, si erano ritrovati insieme. Tanto mi ha colpito questa storia che, nonostante lo scarno racconto di Bianca, ho voluto scrivere una canzone che ho intitolato: “Canto popolare”. La storia di Bianca e Vasco è nata durante la seconda Guerra Mondiale: insana e tremenda incubatrice. Cantando l’amore in tempo di guerra non dovremmo fare altro che mettere in risalto lo splendore del primo contro l’orrore della seconda”.
“Il progetto che ho in mente – spiega Azzurri - e che vorrei condividere con le istituzioni, Anpi, Regione Toscana, Comune di Firenze, riguarda la memoria di ciò che è stato e che, per i tanti anni trascorsi, sta perdendo i suoi diretti protagonisti. Ho realizzato un video dando alle parole della mia canzone “Canto popolare” il conforto artistico delle immagini e della recitazione, mettendo in scena il momento del racconto e alcuni passaggi della storia. Il video è stato interpretato da Sergio Forconi, Giovanni Lepri, Rossella Mugnai, i giovani Jamiro Ferrati, Vittoria di Lorenzo con le coreografie di Marta Martini e con molte comparse tra cui l’Associazione Croce di ferro. Il video ha come protagonisti un’anziana signora in carrozzina ripresa di spalle, due giovani che impersonano Bianca e Vasco diciassettenni”.
“Vorrei con questo video – conclude Azzurri - intraprendere una serie di appuntamenti nelle scuole di vario grado, per tenere vivo il ricordo e soprattutto sensibilizzare i giovani contro la violenza mettendo in risalto ciò che i nonni con il loro vissuto possono insegnare, poiché senza il ricordo del passato non potrà esserci il futuro”. Maurizio Costanzo