
Firenze, 4 settembre 2023 - Il festival di cene e teatro Utopia del Buongusto, a cura di Guascone Teatro, per la direzione artistica di Andrea Kaemmerle, sbarca a Pontassieve (Firenze) con un doppio appuntamento. Martedì 5 settembre alle 21,30 presso “Le muratine”, spazio esterno della biblioteca comunale, Guascone Teatro presenta “Garibaldi su una gamba” di Manfredi Rutelli e Andrea Kaemmerle che lo interpreta. Eccezionalmente il costo del biglietto è 4 euro. Alle 20.00 cena in piazza a cura della Cucina Popolare con menù alla carta.
Lo spettacolo - Giuseppe Garibaldi, si legge in una nota, è l’uomo più famoso d’Italia, amato e ricordato da tutti come un eroe. Di lui si è innamorato anche uno scrittore da Andrea molto amato e frequentato come Luciano Bianciardi che proprio all’eroe dei due mondi ha dedicato il suo ultimo libro uscito postumo, appena un anno dopo la morte. Ebbene Garibaldi era l’uomo più buffo, ganzo, forte, rivoluzionario e disubbidiente che la terra abbia mai visto (sempre che non fosse un alieno). In questo spettacolo un Garibaldi quasi clownesco vuoterà il sacco, confesserà amori e sabotaggi, scorribande e grandi orazioni. Viaggi per mare e fughe a cavallo, battute di pesca e zappamenti d’orto.
Mercoledì 6 settembre alle 21,30 in Piazza Vittorio Emanuele II, Guascone Teatro presenta “Il popolo cattivo” di e con Andrea Kaemmerle e con Filippo Pedol (contrabbasso), Emiliano Benassai (pianoforte e fisarmonica), Marco Vanni (sax e clarinetto). In collaborazione con il festival “Piazza dei popoli”. Eccezionalmente lo spettacolo è ad ingresso gratuito. Alle 20.00 cena in piazza a cura della Cucina Popolare con menù alla carta. Da non perdere: l'irruente storia d’amore tra Arno e Sieve.
Lo spettacolo - “Il popolo cattivo” è una corsa mozzafiato a tempo di grande musica, alla rincorsa del Popolo Cattivo. Musiche da ogni parte del mondo, scandiranno il ritmo e gli umori mentre Kaemmerle con la solita leggerezza e anarchica comicità si lancia a brutto muso in uno spettacolo totalmente scorretto e sgarbato. Una serata quasi rock nell’animo umano e nelle sue più splendide infamie. Un vaccino contro buonismo, ottimismo e manierismo. Sarebbe piaciuto a Baudelaire, avrebbe erotizzato Oscar Wilde e impietrito De Amicis.