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Suoni Riflessi: la musica classica si reinventa a Sala Vanni

Dal 18 ottobre al 30 novembre, torna la ventitreesima edizione del festival diretto dal flautista di fama internazionale Mario Ancillotti, con oltre un mese di concerti, produzioni originali e prime assolute.

Mario Ancillotti, ideatore e direttore artistico del festival

Mario Ancillotti, ideatore e direttore artistico del festival

Firenze, 13 settembre 2025 - La musica è l'arte del tempo. Fluisce, rivela, stimola il confronto tra autori e generazioni, vite di ieri e di oggi. Il suo segreto è sapersi reinventare, proprio come il Festival Suoni Riflessi, che da ventitré anni promuove progetti originali e sostiene i giovani talenti, raddoppiando costantemente le presenze degli spettatori: la rassegna ideata e diretta dal flautista di fama internazionale Mario Ancillotti presenta dal 18 ottobre al 30 novembre un mese di concerti, produzioni originali e prime assolute con nomi eccellenti della classica internazionale.

Il percorso si apre sabato 18 a Sala Vanni con il consueto evento di presentazione del festival e dei suoi protagonisti, seguito da "Vox in femina" di Laura Catrani, l'intenso progetto per voce sola e immagini che attraversa sulle musiche di Alessandro Solbiati, Matteo Franceschini e Delihah Gutman il medioevo di Hildegard Von Bingen fino alla ricerca sonora sperimentale di John Cage. Il weekend prosegue domenica quando sul palco salirà il soprano Natàlia Morales, affiancata da Matija Raicevic al clarinetto e Beatrice Di Maria al pianoforte, per un repertorio che raccoglie i brani migliori della tradizione liederistica romantica e tardo-romantica firmati da Franz Schubert e Gustav Mahler.

Tra le prime assolute, sabato 26 ecco il "Cantico delle Creature - Omaggio a San Francesco nell'ottavo centenario della morte", una serata speciale insieme all' Ensemble Micrologus e il Moser String Quartet di Basilea, che accompagnano sulle composizioni originali di Antonio Anichini le letture dell'attrice Elena Bucci tratte da Dante e Alda Merini. Come è un altro straordinario anniversario quello del 2 novembre: il giorno dei morti ricorrono infatti i cinquant'anni dalla scomparsa di Dmitrij Sostakovic, accostato spesso a Ludwig Van Beethoven e celebrato dal Quartetto Nous con i capolavori più significativi dei due artisti. 

Suoni e stili d'epoca, luci e video sono il cuore del concerto spettacolo "La profondità del tempo", che domenica 9 novembre unisce sullo stesso palco Mario Ancillotti al flauto, Matteo Fossi al pianoforte, il violoncellista Lorenzo Cosi e Silvia Tocchini alla voce; "Folk Songs" è invece l'omaggio a Luciano Berio e alla musica popolare del giovane compositore di stanza a Parigi Luca Antignani, che condivide il palco con le voci dell'Ensemble Suoni Riflessi e dell'Ensemble MusicaTreize di Marsiglia, diretto da Roland Hayrabedian. Altro confronto tra passato e presente è quello proposto domenica 23 da Carlo Boccadoro con "Animalia", opera per due pianoforti e piccolo complesso ispirata dichiaratamente al "Carnevale degli animali" di Camille Saint-Saens. Il programma si conclude domenica 30 con uno dei percussionisti più apprezzati sullo scenario internazionale, Simone Rubino, che combina ecletticamente classico e contemporaneo, Bach e Rameau, fino a "Riflessi d'ombra", la sua composizione originale presentata in anteprima assoluta.