
Villa medicea di Poggio a Caiano (foto d'archivio, Ansa)
La presenza della famiglia de Medici domina la storia di Firenze e il loro passaggio è testimoniato dalle numerose opere artisitche, tra queste le molte ville presenti nei dintorni della città.
Tra queste, la Villa medicea di Poggio a Caiano, commissionata da Cosimo I de Medici a Giuliano Sangallo, nel 2013 è stata dichiarata patrimonio mondiale dell'umanità dall'UNESCO. La villa posta in cima al poggio è stata abitata non solo dai Medici ma anche dai Lorena, la sorella di Napoleone Elisa Baciocchi, e fu rinnovata da Vittorio Emanuele II quando Firenze fu capitale del Regno d'Italia.
L'esterno della villa è circondato dai giardini, la limonaia e le scuderie mentre all'interno si può ammirare il passaggio dei suoi percedenti abitanti, come la Sala di Leone X con i suoi affreschi.
Il piano superiore è dedicato al Museo della Natura Morta che ospita circa 200 opere appartenenti alle collezioni medicee. L'installazione ha riportato alla luce quadri che altrimenti sarebbero rimasti nei deposti della Galleria degli Uffizi e Palazzo Pitti. Le 16 sale permettono di ammirare i quadri realizzati e collezionati nell'arco di quattro generazioni di Medici (da Cosimo II a Anna Maria Luisa de Medici), ripercorrendone cronologicamente la loro acquisizione, permettono al visitatore di conoscere il gusto della famiglia e i suoi interessi. La collezione ha inizio a partire dal Cinquecento con acquisizioni dal nord Europa, Roma e sud Italia.
Un ampio spazio è dedicato al pittore Bartolomeo Bimbi, specializzato in natura morta, che lavorò esclusivamente per i Medici illustrando agrumi e i prodotti delle coltivazioni della familgia, garantendo, inoltre, un importante valore di documentazione scientifica.