
La locandina della presentazione
Firenze, 29 maggio 2017 - Ci si potrebbe domandare con un po' di disincanto: a che serve la poesia? La rivista internazionale di poesia 'Gradiva', ora edita da Olschki, con 40 anni di storia e 50 numeri all'attivo, rappresenta un po' una risposta, con molta prospettiva e senza disincanto. “So bene quanta precarietà e, non di rado, malevolenza, caratterizzi questo lavoro e la poesia in generale – spiega Luigi Fontanella, direttore della rivista e scrittore - specialmente in un’epoca, come la nostra, in cui c’è sempre di più una sorta di disaffezione alla poesia, a cui è ormai subentrata la chiacchiera (come usava dire Caproni), o la polverizzazione telematica”.
Martedì 30 maggio, alle 17.30, i 40 anni di Gradiva saranno celebrati al Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux, in Palazzo Strozzi (Firenze, Piazza Strozzi), con la presentazione della rivista, il numero speciale, e la lettura di testi da parte di alcuni autori. Dopo il saluto di Alba Donati, presidente del Vieusseux, e un'introduzione di Luigi Fontanella di cui sono usciti in questi mesi la raccolta 'Lo scialle rosso' (Moretti e Vitali) e il romanzo 'Il dio di New York' (Passigli), sono previste le letture di Sauro Albisani, Mariella Bettarini, Michele Brancale, Francesco Capaldo, Domenico Cipriano, Fabrizio Dall’Aglio, Milo De Angelis, Alba Donati, Luigi Fontanella, Paolo Iacuzzi, Annalisa Macchia, Irene Marchegiani e Ivano Mugnaini.
“Il numero cinquanta – continua Fontanella vuole semplicemente essere una festa della poesia, una festa celebrata da/con poeti, non pochi dei quali sono stati vicini alle sorti (alterne e spero anche “progressive”) della nostra rivista”, servendosi della poesia come linguaggio, non rinunciando a indagarne la sua presenza e vitalità: "La Poesia domina l’universo in modo molto più profondo e durevole di qualsiasi sapere e di qualsiasi politica - scriveva Ernest Junger - I poeti donano i grandi rifugi, i veri alberghi. Ecco perché, laddove essi manchino, crescono deserti spaventosi".