
Il cardinal Betori con i musicisti
Firenze 3 marzo 2020 – Dal 5 marzo all’11 settembre 2020 (ingresso libero) torna O flos colende, la prestigiosa rassegna di musica sacra promossa dall’Opera di Santa Maria del Fiore con la direzione artistica di Gabriele Giacomelli, che la ideò nel 1997, in occasione delle celebrazioni per il VII centenario della fondazione della Cattedrale fiorentina.
Il programma della 24a edizione si apre giovedì 5 marzo. Il tema scelto è la Passione di Cristo, secondo San Giovanni: sarà così proposta la suggestiva versione del fiorentino Francesco Corteccia, organista del Battistero nel Cinquecento. Le esecuzioni, a commento musicale delle letture e delle meditazioni, coinvolgeranno la Cappella Musicale della Basilica di S. Lorenzo in Firenze diretta da Umberto Cerini (5 marzo), il Coro Euphonios diretto da Elia Orlando (12 marzo), I Musici del Gran Principe diretti da Samuele Lastrucci (19 marzo), la Cappella Musicale della Cattedrale di S. Maria del Fiore guidata dal suo maestro Michele Manganelli (26 marzo). Collegato strettamente al tema delle meditazioni quaresimali il concerto di martedì 31 marzo (ore 21.15) con la rara Passione secondo San Giovanni di Alessandro Scarlatti, figura di spicco del Barocco. Dirigerà il concerto il musicista pittore Federico Maria Sardelli, che guiderà l’Orchestra Vincenzo Galilei e le voci della Schola Cantorum Francesco Landini della Scuola di Musica di Fiesole.
Al fondatore della Scuola, Piero Farulli, il concerto sarà dedicato nella ricorrenza dei cento anni dalla nascita. L’Opera di Santa Maria del Fiore festeggia i 600 anni dall'inizio della costruzione della Cupola di Filippo Brunelleschi per il Duomo di Firenze con un variegato calendario di iniziative (“Erta sopra e' cieli”. I 600 anni della Cupola del Brunelleschi 1420-2020), e inaugura le celebrazioni con il concerto intitolato La cupola armonica, che si terrà in Cattedrale giovedì 16 aprile (ore 21.15), nel giorno in cui fu affidato a Brunelleschi l'incarico di costruire la cupola.
A caratterizzare la particolarissima serata sarà la riproposta, per la prima volta dopo secoli in questa forma, dell’antica prassi di cantare e suonare dentro la cupola, che prevede una disposizione dei musicisti non soltanto sul pavimento sotto la cupola ma anche sugli alti ballatoi che corrono lungo il perimetro delle absidi e della cupola stessa. Un effetto acustico stupefacente che potrà essere apprezzato soprattutto nel repertorio più antico (i brani scritti da Guillaume Dufay per la consacrazione della Cattedrale, come il celebre mottetto Nuper rosarum flores).
Culmine della serata sarà la prima esecuzione assoluta di Al sognatore di cupole, per coro, voci bianche e strumenti, appositamente composto da Salvatore Sciarrino, fra i più noti compositori contemporanei, su commissione dell’Opera di Santa Maria del Fiore. Interpreti, le Voci Bianche e il Coro del Maggio Musicale Fiorentino con rinomati strumentisti. Il concerto è realizzato in collaborazione con il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Il concerto di mercoledì 27 maggio (ore 21.15) avrà come protagonisti l’organista tedesco Albrecht Koch e il trombettista austriaco Helmut Fuchs, dal 2016 prima parte della gloriosa Staatskapelle di Dresda, con un programma variegato e di grande interesse. Il grande organo Mascioni del Duomo di Firenze torna protagonista giovedì 18 giugno (ore 21.15) con Johannes Skudlik, solista, in un recital dal programma brillante, emblematicamente aperto dalla celeberrima Toccata e Fuga in re minore BWV 565 di Bach, ossia il capolavoro più noto della letteratura organistica di ogni tempo. La tradizione popolare, e di segno spirituale, proveniente dalla Corsica caratterizza l’insolita proposta di giovedì 2 luglio (ore 21.15) con un repertorio, sia antico che contemporaneo, affidato alle sei voci di A Filetta, storico gruppo – per la prima volta a Firenze – sotto la guida di Jean-Claude Acquaviva. Le straordinarie voci bianche dei Wienersängerknaben dirette da Jimmy Chiang concluderanno la rassegna, cantando per la prima volta in Duomo, venerdì 11 settembre (alle 21.15). Dal noto Stabat Mater di Pergolesi all'Ave Verum di Mozart si passerà a due testi legati alla storia del Duomo di Firenze, proponendo - nelle trascrizioni di Gabriele Giacomelli - il mottetto barocco Beatam me dicent di Marco da Gagliano e il mottetto ottocentesco Longe pellite di Giuseppe Ceccherini: entrambi i musicisti furono maestri di cappella della Cattedrale di Santa Maria del Fiore. Gli appuntamenti concertistici saranno preceduti dal ciclo di meditazioni quaresimali che il cardinale Giuseppe Betori, terrà nel Battistero di San Giovanni ogni giovedì (alle 21.15) dal 5 al 26 marzo.