GIULIO ARONICA
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Nutrire Dio: la mistica di Giuliano Scabia al Mad Murate Art District

L'esposizione curata da Andrea Mancini ricostruisce il percorso creativo multiforme del grande poeta e narratore scomparso a Firenze nel 2021 raccogliendo opere, immagini, oggetti, documenti e testimonianze inedite.

Valentina Gensini, direttrice artistica di MAD, e Andrea Mancini, curatore della mostra.

Valentina Gensini, direttrice artistica di MAD, e Andrea Mancini, curatore della mostra.

Firenze, 11 giugno 2025 - Sacro e profano. Per Giuliano Scabia la poesia e il teatro sono sempre stati partecipazione dal basso, scrittura collettiva, interrogazione dei margini della società; ma l'arte del drammaturgo e scrittore veneto, scomparso a Firenze nel 2021, ha attraversato il secondo Novecento alla ricerca contestuale di un orizzonte di senso, nutrendosi di una profonda dimensione spirituale e religiosa. Il suo percorso creativo multiforme viene raccontato dalla mostra "Nutrire Dio. Mistica e misticanza in Giuliano Scabia", l'esposizione curata da Andrea Mancini in programma da oggi al 16 luglio al MAD - Murate Art District nell'ambito dell'Estate Fiorentina 2025. 

L'esposizione, realizzata con il sostegno di Fondazione Giuliano Scabia e Fondazione Cassa di Risparmio, prende le mosse dai quattro corsi di drammaturgia che il poeta e narratore padovano tenne tra il 1995 e il 1999 all'Università di Bologna sulla figura di Dioniso, dio del teatro e della danza, nelle tragedie "Le Baccanti" di Euripide e "Le Rane" di Aristofane. Ma il rapporto con la fede ha accompagnato la riflessione artistica e intellettuale di Scabia anche negli anni successivi, fino a testi come "Il Diavolo e il suo Angelo" - che apre il vernissage questo pomeriggio con la lettura scenica di Annibale Pavone e le improvvisazioni al sax di Dimitri Grechi Espinoza - e "Visioni di Gesù con Afrodite". 

La mostra presenta opere e oggetti, documenti e testimonianze raccolte in un corpus inedito, dove i burattini disposti come antichi Lari romani convivono con le sculture create in Val Gardena, le maschere rituali collezionate durante i suoi viaggi con una scatola contenente decine di santini e immagini sacre. Ed è proprio ai suoi interessi religiosi e antropologici che sarà dedicata la tavola rotonda di venerdì 20 giugno, con Gianfranco Anzini, Andrea Mancini, Massimo Marino, don Francesco Ricciarelli e Don Andrea Bigalli: si tratta della prima di una serie di iniziative che proseguono lungo il mese di luglio, con laboratori, letture sceniche e passeggiate sulle colline di Marignolle, in collaborazione con attori, studenti ed esponenti del mondo accademico.