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Firenze, i 30 anni de ‘I Laureati’: proiezione con Pieraccioni in piazza Pitti

Il 16 giugno a ingresso libero inaugurerà la rassegna Apriti Cinema. La curiosità: “Doveva intitolarsi ‘La casa fuori corso’ ma sembrava un film dell’orrore”

Firenze, i 30 anni de ‘I Laureati’: proiezione con Pieraccioni in piazza Pitti

Firenze, 11 giugno 2025 – “È stato un film nato a Firenze e cresciuto a Firenze, particolarmente fortunato perché uscì con due sole copie, una a Firenze sud e una a Firenze nord, poi però l'affetto fu talmente grande che arrivammo fino a Pistoia, Arezzo e addirittura Livorno e Grosseto". Così l'attore e regista Leonardo Pieraccioni parlando, ai microfoni di Radio Toscana, del suo film I Laureati, che festeggerà i 30 anni lunedì 16 giugno con la proiezione in piazza Pitti a Firenze, alla presenza dello stesso Pieraccioni.

Leonardo Pieraccioni (foto Ansa)
Leonardo Pieraccioni (foto Ansa)

La proiezione inaugurerà la XIV edizione di Apriti Cinema, la rassegna all'aperto di piazza Pitti che proseguirà fino al 27 luglio. L'ingresso sarà libero. L’arena cinematografica estiva, con spettacoli serali alle 21.45,che quest’anno sarà ospitata nella nuova location di piazza Pitti, propone un’offerta di film sempre più ricca di proposte e con una platea sempre più accogliente. Ad organizzare il cinema sotto le stelle di “Apriti Cinema”, l’Associazione Quelli dell’Alfieri, con la programmazione a cura del Cinema La Compagnia di Firenze (Fondazione Sistema Toscana). Come di consueto, tanti i titoli che provengono dai festival internazionali della “50 Giorni di Cinema a Firenze”, come quelli delle rassegne “Le notti di mezza estate” de Lo Schermo dell’arte, “Storie che accadono sulla terra” del festival dei Popoli e “Summer Edit” del Middle East Now. Grande attesa del pubblico per l’incontro dal vivo con Pieraccioni, che interverrà in occasione della proiezione de I Laureati, a trent’anni dall’uscita in sala, proprio nel giorno inaugurale della rassegna. E non mancheranno sorprese.

Nell'occasione infatti, come ha spiegato lo stesso Pieraccioni: "Racconteremo aneddoti inediti che riguardano il film, ma uno lo voglio svelare subito: si doveva inizialmente intitolare 'La casa fuori corso', che però assomigliava molto a un film dell'orrore. Poi, pensando al produttore Vittorio Cecchi Gori che era anche proprietario della Fiorentina, proposi 'Tre pali e una traversa incinta'. Lessi la disperazione negli occhi di chi avevo davanti e allora dissi un titolo che avevo in tasca, ma che non mi piaceva. 'I pinguini'. Si alzarono tutti in piedi definendolo meraviglioso. A quel punto dovetti ammettere che non ero d'accordo, rischiai di non fare più il film, ma alla fine si fece e 'I Laureati' fu il titolo definitivo''.