
Orchestrali (foto di repertorio)
Firenze, 12 maggio 2025 – Continua la programmazione del Maggio Aperto, il ciclo di eventi inserito nell’ambito del Festival del Maggio fino a lambire le soglie della stagione estiva del Teatro. Martedì 13 maggio alle ore 20, in Sala Orchestra del Teatro, “In riva all'Arno”, il concerto dedicato al compositore Luigi Gordigiani, con protagonisti il mezzosoprano Marina Comparato e, al pianoforte, Gianni Fabbrini. In programma una corposa selezione delle musiche del compositore fiorentino Luigi Gordigiani – spesso conosciuto proprio come “lo Schubert italiano” – e Franz Schubert. Gordigiani era così soprannominato perché, come lo Schubert autentico, viennese, la sua creatività si esprimeva doviziosa nella canzone per voce e piano, e ciò gli diede fama internazionale nell’epoca in cui l’Italia musicale non produceva che melodrammi. Luigi Gordigiani (1806-1860), figura di spicco nella Firenze del Risorgimento, faceva parte di una famiglia di musicisti e artisti: cantavano da baritono il padre Antonio e il fratello Giovanni Battista, la moglie Anna era figlia del virtuoso di chitarra Mauro Giuliani e uno degli otto figli si fece un gran nome come pittore e fu padre di una pianista. Gordigiani provò a cimentarsi nell’opera lirica ma il successo non gli arrise, tutt’altro, quindi si volse alla composizione di musica vocale da camera. Alla romanza da salotto Gordigiani legherà la sua ampia popolarità che raggiunse tutta l’Europa. Gordigiani fu autore di oltre 300 composizioni pubblicate in album dai maggiori editori del tempo e tradotte in francese, tedesco, inglese, russo e polacco. La sua vena compositiva si manifestava con una grande varietà di forme che vanno dal patetico, al comico, all’ironico, al romantico e questa diversità d’intonazioni gli valse per l’appunto, l’appellativo di Schubert italiano. Parlando della serata che la vede protagonista Marina Comparato, che tornerà nel giro di pochi giorni in Teatro per le recite di Der junge Lord, ha spiegato di come questo concerto sia nato, sottolineando come la serata sia un’anteprima del disco registrato da lei e Gianni Fabbrini pochi mesi fa al Teatro del Maggio: “Questo concerto nasce dall' incisione di un CD che Gianni Fabbrini e io abbiamo realizzato al Maggio nei mesi scorsi e ne anticipa la diffusione. Il progetto ha catalizzato tutte le mie attenzioni e avere l'opportunità di presentarlo in una occasione così importante come un concerto inserito nella programmazione del Festival mi rende particolarmente felice e mi appaga. Si tratta di una raccolta di melodie da camera del compositore fiorentino ottocentesco Luigi Gordigiani, che ebbe grande notorietà all'epoca, tanto da essere soprannominato dai contemporanei “Lo Schubert italiano”. Nel concerto canterò alcuni suoi brani e alcuni di Schubert proprio per affiancare l'uno a l'altro anche perché nel lavoro di ricerca che con Fabbrini avevamo fatto, abbiamo ritrovato nella Biblioteca del Conservatorio di Firenze, un'interessante raccolta ottocentesca di Lieder di Schubert tradotti in italiano, cosa piuttosto curiosa ai nostri giorni, ma molto diffusa all’epoca e che sottolineano la "vicinanza" di due compositori”.