CATERINA CECCUTI
Cosa Fare

“Le cose che passano”, poesia in famiglia al Parco Museo Poggio Valicaia

Domani pomeriggio il laboratorio poetico-sensoriale per bambini dai 5 ai 10 anni e per i loro genitori, promosso dall'Associazione La Nottola di minerva e curato da Giulia Cavallini e Sarah Speziali, nell’ambito di Open City 2025

La Dottoressa Sarah Speziali

La Dottoressa Sarah Speziali

Firenze, 19 settembre 2025- L’Associazione culturale La Nottola di Minerva ETS porta a Scandicci la nona edizione della rassegna “Felicità Metropolitane”, sostenuta dalla Città Metropolitana e dal Comune di Scandicci, in collaborazione con Tram di Firenze S.p.A. L'appuntamento è domani pomeriggio alle 16 al Parco Museo Poggio Valicaia (via della Poggiona 6A) con “LE COSE CHE PASSANO: incontro di “giovani poeti e poetesse alla scoperta dei cambiamenti della natura”.

Si tratta di un laboratorio poetico e sensoriale pensato per le famiglie, che offre a bambini dai 5 ai 10 anni e ai loro genitori un’esperienza immersiva nella natura, dedicata alla scoperta, alla condivisione e alla creatività. L’attività è ispirata all’albo illustrato Le cose che passano di Beatrice Alemagna, con l’obiettivo di stimolare nei più piccoli una riflessione poetica sul tempo e sulle trasformazioni che accompagnano il ciclo naturale della vita. L’incontro prevede la lettura ad alta voce e un’esplorazione guidata per osservare e raccogliere parole, emozioni e sensazioni legate al cambiamento. Il cuore del percorso è la composizione poetica collettiva: ogni nucleo familiare, a partire dalle suggestioni emerse, verrà accompagnato nella creazione di una breve poesia utilizzando parole pescate da tre “sacchi magici” — soggetti, verbi e aggettivi — unendo gioco e immaginazione. Le poesie saranno condivise in un momento finale all’aperto, un piccolo cerchio poetico in cui ogni famiglia leggerà il proprio componimento e potrà raccontare l’esperienza vissuta. I testi potranno essere raccolti in un libretto o esposti in una sezione dedicata del parco, lasciando una traccia simbolica dell’evento. Il laboratorio valorizza il legame tra poesia e natura come strumento di espressione e coesione familiare: un’esperienza di cittadinanza poetica che invita bambini e adulti a osservare con occhi nuovi ciò che cambia attorno a noi — foglie, nuvole, sentimenti — trasformandolo in parola. L’intento è allenare la sensibilità, coltivare l’ascolto reciproco e vivere lo spazio pubblico in modo creativo e partecipato. Le curatrici portano competenze complementari. Giulia Cavallini è psicologa e psicoterapeuta della Gestalt, specializzata in diversity & inclusion, identità di genere e promozione del benessere psicologico attraverso arte e teatro; laureata con lode a Firenze, svolge attività clinica dal 2013 e collabora con realtà come Arcigay Firenze, Teatro della Toscana e centri di salute mentale. È anche voice & body coach e formatrice in ambito teatrale e corporeo. Sarah Speziali nasce come pedagogista, creando percorsi di formazione e scambi per docenti in Islanda, Finlandia e Regno Unito; si specializza alla Royal Central School of Speech and Drama, lavorando a Londra come teatro- e movimento-terapeuta e come life coach in aziende. Ha operato alla University of London sul benessere studentesco e con la start-up InsideOut su formazione aziendale per salute mentale e gestione dello stress; ha avviato formazioni in ambito scientifico anche al CERN. Rientrata in Italia, si qualifica come psicologa e avvia una ricerca di dottorato sul benessere psicologico in ambito accademico; lavora in presenza e online, creando spazi accoglienti di crescita e ascolto, e usa la creatività per un confronto giocoso e profondo. “Felicità Metropolitane” è un progetto interdisciplinare che esplora il tema della felicità attraverso incontri con autori, artisti ed esperti, podcast con interviste, performance, proiezioni, musica, passeggiate letterarie e percorsi immersivi nella natura. La rassegna prevede eventi da giugno a settembre, nei quartieri e negli spazi meno centrali di Firenze, per rafforzare il dialogo tra generazioni e diffondere la cultura come bene condiviso, coniugando rigore e leggerezza.

Caterina Ceccuti