GIULIO ARONICA
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"I miti ritrovati": la mostra di Onofrio Pepe per i 100 anni dell'Università di Firenze

Il viaggio nell'universo simbolico dell'artista sarà presentato giovedì 1 febbraio nel rettorato di Piazza San Marco e nel cortile interno di Palazzo Nonfinito in via del Proconsolo.

Onofrio Pepe

Firenze, 25 gennaio 2024 - Dall'Oltrarno all'Olimpo. Il cuore popolare di San Frediano, nei pressi dell'area del Cestello, ospita uno degli ultimi studi di artista ancora attivi in città: tra le figure di Sisifo e Minerva e le immagini di Danae e Apollo, prosegue il percorso interiore ed intellettuale di Onofrio Pepe lungo la storia di personaggi e leggende della classicità. Lo scultore di origini partenopee, di stanza a Firenze dal 1969, attualizza il mito, fonte eterna ed inesauribile di temi e soggetti, luci e ombre, bellezza ed inquietudine: una piccola folla di Dei e Centauri, Ninfe ed Efebi che popolano il suo immaginario artistico come il nostro inconscio, avvolti in un comune destino mortale. 

In occasione del centenario dell'Università di Firenze, dove l'artista ha tenuto una parte significativa delle sue personali - all'ingresso del rettorato si trova ancora oggi il grande bronzo raffigurante Minerva - Onofrio Pepe continua il suo viaggio personale nell'universo simbolico del mito attraverso l'esposizione "I miti ritrovati", che sarà inaugurata giovedì 1 febbraio alla presenza della rettrice Alessandra Petrucci in Piazza San Marco, e poi nella seconda sede della mostra, il cortile interno di Palazzo Nonfinito in Via del Proconsolo. 

Trenta steli policrome in terracotta e legno comporranno il "Muro del Mito" nel cortile interno di Palazzo Nonfinito, mentre sette grandi sculture in terracotta dedicate ad "Il Muro d'Europa" saranno collocate nella sede storica del rettorato in Piazza San Marco: un legame, quello che unisce la storia, la filosofia e la mitologia della Grecia Antica con il mondo moderno del ventunesimo secolo, che aveva affascinato l'artista sin dal 2002, quando nel chiostro rinascimentale della Badia Fiesolana, sede dell'Istituto Universitario Europeo, approfondì uno dei miti fondatori della civiltà ellenica, il Ratto d'Europa. 

"Un altro tassello dell'ampio programma di iniziative per il centenario dell'Università che coinvolge oltre quaranta tra enti e istituzioni - sottolinea la rettrice Alessandra Petrucci - Dall'attesa riapertura del Museo della Specola alla nascita della comunità degli ex-alunni, dal percorso comune con la Statale di Milano dedicato a Leonardo Da Vinci alla rassegna 'Fuori sede', che porta installazioni di arte contemporanea nelle sedi universitarie: sarà un'occasione speciale per riflettere con studenti, portatori d'interesse e semplici cittadini sul valore di quest'istituzione secolare e la sua presenza nella realtà cittadina, nazionale e non solo".