
La copertina del libro
Firenze, 13 maggio 2025 – Giovedì 15 maggio alle ore 18.00 al Teatro Niccolini (in Via Ricasoli, 3) Pietro Calabretta presenta il suo nuovo romanzo ‘Tessere o non tessere. Il dilemma di Penelope’, edito da Mauro Pagliai. Interverranno Antonio Danise e l’editore Antonio Pagliai, la presentazione è a ingresso libero. L’autore è una figura eclettica: pianista jazz e cantante di musica antica con concerti in Italia e all’estero, traduttore dei melologhi di Franz Liszt e Richard Strauss, è anche designer e artista contemporaneo con diverse mostre all’attivo, nonché appassionato collezionista di oggetti di modernariato. Nel 2013 ha pubblicato il suo primo romanzo, La Saggezza del Marabù, a cui sono seguiti Linee tendenzialmente parallele (2019), L’estinzione (2020), L’essenza dell’assenza (2021), L’essenza dell’estinzione del marabù (2022). Nella sua ultima fatica il protagonista Tolomeo, impegnato nella realizzazione di un lavoro a maglia, incontra Corinna, una ragazza greca che ha il compito di istruirlo nell’uso dei ferri. Nasce un rapporto sentimentale fatto di alterchi e incomprensioni poiché, al pari della celebre regina di Itaca, Corinna attende segretamente il ritorno di una persona amata. La vicenda, ambientata ai giorni nostri, s’intreccia così con quella dell’Odissea di Omero. Tolomeo, il protagonista impegnato nella realizzazione di un lavoro a maglia, prova empatia e vicinanza per la celebre regina di Itaca dedita al continuo tessere e disfare il lenzuolo funebre di Laerte. La vicenda, ambientata ai giorni nostri, s’intreccia così con quella della Penelope di Omero, in attesa del ritorno di Ulisse. Tolomeo incontra Corinna, una ragazza greca che ha il compito di istruirlo nell’uso dei ferri. Nasce così un rapporto sentimentale fatto di alterchi e incomprensioni poiché, al pari della regina, Corinna attende segretamente il ritorno di una persona amata. Il protagonista rafforza il suo legame “epistolare” con Penelope, eleggendola sua confidente, ma quando sarà abbandonato da Corinna capirà di aver sbagliato tutto: la storia non può essere cambiata e nessuno può sottrarsi al proprio destino. Non appena si apre il libro, l’incipit non lascia dubbi: “Sfatiamo subito un mito: la storia non ci ha fornito alcuna evidenza sulle doti di tessitrice attribuite a Penelope. Anch’io, che sono un maschietto, so lavorare a maglia”. Il resto del libro è tutto da scoprire.