MAURIZIO COSTANZO
Cosa Fare

Firenze, al via il festival dei Chille ‘Spacciamo culture interdette’

Dall’11 al 14 maggio rigenerazione, arte e spazi pubblici nell’ex manicomio di San Salvi

Un progetto a San Salvi

Un progetto a San Salvi

Firenze, 8 maggio 2024 - Da sabato 11 a lunedì 13 maggio i Chille de la balanza, nell’anno che li vede impegnati in un lunghissimo festival dedicato al centenario della nascita di Franco Basaglia, presentano la terza edizione del Festival Spacciamo Culture interdette.  I Chille e Claudio Ascoli sono sempre più convinti della necessità di proseguire nel percorso di rigenerazione di San Salvi coniugando libertà, innovazione, appartenenza e memoria. Come? Anche offrendo opportunità creative - attraverso un bando di Arte visiva/Architettura e Teatro/Danza - a giovani Artisti-Attori. E’ questo un tassello fondamentale per ri-creare comunità, in un percorso di ri-formazione del pubblico in questi anni difficili. Tutto ciò avviene mentre è stato appena approvato definitivamente il nuovo Piano urbanistico del Comune di Firenze che, in accordo con Azienda Usl Toscana Centro e grazie al contributo di tanti cittadini che hanno preso parte ad un coinvolgente percorso partecipativo, è particolarmente attento e innovativo per l’area dell’ex-manicomio fiorentino di San Salvi.  Il Festival è promosso dai Chille in partenariato e con il sostegno di Accademia Belle Arti Firenze e da DiDA Unifi, in collaborazione con Comune di Firenze, Azienda Usl Toscana Centro – Fondazione Santa Maria Nuova ed ancora con istituzioni, associazioni e persone impegnate in percorsi di rigenerazione urbana e di attenzione alla salute mentale: tra esse Mente in rete, che riunisce tutte le più importanti realtà pubbliche e private italiane impegnate sul tema.  Il Festival è all’interno del progetto annuale dei Chille riconosciuto e finanziato da Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Firenze e Fondazione CR Firenze. Obiettivo di Spacciamo culture interdette è di veder lavorare insieme artisti under 35 di diversi linguaggi che si uniranno in un unico grande evento collettivo. I giovani selezionati, dopo un’attività di formazione laboratoriale con sopralluoghi/lezioni/incontri con docenti, artisti e comunità locale, sono stati accompagnati alla realizzazione di installazioni, opere, performance che presenteranno appunto nei giorni dell’anniversario della legge Basaglia, da sabato 11 a lunedì 13 maggio. La legge fu infatti approvata il 13 maggio 1978. Al bando di quest’anno hanno partecipato molti e qualificati giovani: ai vincitori della sezione Arte visiva/Architettura è stato attribuito un plafond di 700 euro ad Artista per la realizzazione di ogni creazione; i 4 attori/attrici, scelti per la sezione di teatro/danza, partecipano ad un concorso che prevede un primo premio di 500 euro ed un secondo di 300 euro, dietro votazione di giuria popolare e tecnica. Qui di seguito l’elenco di opere ed artisti, alcuni dei quali provengono da altri paesi. Nella sezione Arte visiva/Architettura sono risultati vincitori: Zeno Festi “Corpi” - Marcela Castaneda Florian “Kosmo” - Matilde Lezzerini “5 Rovesciato” - Adnane Mansouri “O il mondo” - Marianna Piccini “Rammendo” - Matteo Stampatori “Tempo non fu” – Xiao Shao “Nn Crying Here”. Nella sezione Teatro, realizzeranno eventi dalle storie dei manicomi di un tempo e di quelli “invisibili” dei nostri giorni: Antonio Coccia da Napoli con “Ritornerai bambina”, Greta Campisi da Prato con “Come fanno le api”, Paola Polifrone da Milano con “Opaco” e Michele Tomai da Firenze con “30 anni”. In un anno speciale come il 2024, tutto nel segno di Basaglia e a casa Chille del “Marco Cavallo del XXI secolo”, straordinaria creazione di Edoardo Malagigi, San Salvi riproporrà alcune delle installazioni che hanno raccolto negli scorsi anni larghi consensi: oggi “presenze permanenti” nell’area di San Salvi. Si va da “Testimoni” di Zoya Shokoohi (2020), a “Il sogno più grande” di Rocco Lopardo e Giovanni Marino e a “Fermata manicomio” di Francesco Maria Colucci (entrambi del 2021); per finire con “Siam Salvi” di Iacopo Bacherini (2023).  Segnaliamo infine un piccolo-grande evento speciale. Lunedì 13 maggio, giorno anniversario della legge 180, si comincia presso la Biblioteca Chiarugi -  storica presenza nell’ex-manicomio di San Salvi - che per l'occasione apre temporaneamente una delle sue sale, dopo recenti lavori di restauro. L’evento in collaborazione con la Fondazione Santa Maria Nuova, prevede alle ore 17.30 la presentazione di “Psicoanalista senza muri”, libro di Paolo Tranchina pubblicato nel 1978 e rieditato quest’anno in occasione del centenario della nascita di Basaglia. Partecipano all’incontro-presentazione Cesare Bondioli (Centro Basaglia Arezzo), Rocco Canosa (Psichiatria democratica), Maurizio Ferrara (psichiatra), Sandra Rogialli (psicologo psicoterapeuta), Paolo Serra (psichiatra) e Teresa Tranchina (avvocato e soprattutto figlia di Paolo). Nell’occasione le attrici Salomè Baldion e Sara Tombelli dei Chille de la balanza leggono alcune pagine del libro. Cinquant’anni fa iniziava all’Ospedale Psichiatrico di Arezzo, diretto da Agostino Pirella (tra i principali collaboratori di Basaglia a Trieste), una rivoluzione silenziosa ma capace di ridare una dignità e speranza a quel luogo di morte, cambiando per sempre la storia della Psichiatria in Italia. Paolo Tranchina, autore del libro- diario “Psicanalista senza muri”, allora giovane psicoanalista junghiano, nel contatto quotidiano con il manicomio scoprì con fatica che i suoi strumenti teorici non erano sufficienti. Iniziò così a confrontarsi con la follia “a mani nude”.La visita alle installazioni inizia sabato 11 e domenica 12 maggio alle ore 18 e lunedì 13 alla fine della presentazione del libro di Tranchina. La partecipazione è gratuita. Si consiglia però la prenotazione. Per gli spettacoli – inizio alle ore 21.00 - è previsto un biglietto di ingresso valido per i tre giorni del Festival: intero 12 euro, ridotto coop/arci 10 euro. La prenotazione è obbligatoria, dato il limitato numero di posti disponibili. Informazioni e prenotazioni: tel/whatsapp 335 6270739 o mail a [email protected]. Per la tre giorni del Festival negli spazi dei Chille è in funzione il “Bar-Uffa!”, diretto da Ivan Tarchiani, perapericena e non solo.

 

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro