"Margini", il film Made in Toscana presentato a Venezia diventa un caso

Mercoledì 14 il regista Niccolò Falsetti e l’attore Francesco Turbanti (coautore del soggetto e della sceneggiatura) saranno presenti in sala all'Alfieri

Il film Margini

Il film Margini

Firenze, 13 settembre 2022 - All’ultima edizione del festival del cinema di Venezia, si è fatto un gran parlare di un piccolo (grande) film assolutamente Made in Toscana. Si intitola «Margini», è stato presentato al Lido nella sezione «Settimana della critica»come unico film italiano in concorso che ha vinto a sorpresa il premio del pubblico. Gli autori, i giovani Niccolò Falsetti e Francesco Turbanti, vengono da Grosseto e proprio nella loro città hanno ambientato la loro «opera prima». Una boccata d’aria fresca…hanno commentano in molti. Che fa ben sperare in una nuova affermazione e in una rinascita del cinema che parla toscano. Fresco, giovane e punk…quasi «on the road», prodotto dai Manetti Bros (quelli di «Zora la vampira», «Ammore e malavita» e «Diabolik»), il film si avvale anche della firma di Zerocalcare che ha disegnato il poster.

Periferia di Grosseto; tre giovani musicisti punk sognano di portare in città i Defense, un famoso gruppo americano per farli esibire in un live. Sarà solo l’inizio di una girandola di situazioni divertenti che rischieranno di far saltare più volte l’evento. Non sarà facile portare in Toscana i musicisti americani. E i tre ragazzi faranno di tutto per realizzare il loro sogno. Strizzando l’occhio al primo Virzì, in particolare a Ovosodo, il regista Falsetti riesce a fare di necessità virtù; realizzare un film riuscito, con molte idee e pochi pochissimi soldi. Il risultato sta facendo riempire lo spazio Alfieri che lo sta programmando con molti «sold out» grazie anche a tanti spettatori che arrivano da ogni parte della Toscana. Nella serata di mercoledì 14 il regista Niccolò Falsetti e l’attore protagonista Francesco Turbanti (anche co-autore del soggetto e della sceneggiatura) saranno presenti in sala prima dello spettacolo delle  21,30. E quando si parla di una boccata di aria fresca, tornano alla mente altri celebri debutti toscani come quello del livornese Virzì e il suo «La bella vita» salutato dalla critica come il ritorno della commedia all’italiana, oramai latitante in quegli anni. Ma anche l’arrivo di Leonardo Pieraccioni che fu un «ciclone» piuttosto che una semplice boccata di aria fresca. Con i suoi «Laureati» si parlò di novità e allegria che riportava gli spettatori nelle sale. Esattamente quello che era successo anni prima con Francesco Nuti di «Madonna che silenzio c’è stasera»e con «Roberto Benigni grazie a «Berlinguer ti voglio bene». Finalmente «Margini» raccoglie il successo sperato dopo una gestazione lunghissima e molta pazienza da parte dei suoi autori. Puntando l’attenzione su una zona della Toscana, Grosseto e dintorni, bella ma poco raccontata al cinema. Ci hanno pensato ora Falsetti e compagni. Da Venezia, un coro unanime. «Margini» è il film del momento che piace soprattutto agli adolescenti.

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro