Caterina de’ Medici, la regina che inventò i tacchi a spillo

Nata a Firenze il 13 aprile del 1519. A lei si deve inoltre l’invenzione del corpetto, del gelato e della biancheria intima femminile

Caterina de’ Medici (foto Ansa)

Caterina de’ Medici (foto Ansa)

Firenze, 13 aprile 2023 - Il 13 aprile del 1519 nasceva a Firenze Caterina de’ Medici, futura regina di Francia, dove oltre a regnare introdusse molti segreti della cucina toscana. Con lei, la gastronomia francese si arricchì di elementi ispirati alla terra natia: i suoi cucinieri impararono a realizzare i primi gelati, ossia i sorbetti, macarons e farine di mandorle. Essendo un’amazzone, per rendere più comodo per una donna montare a cavallo, fu lei a inventare le mutande. Non solo: essendo bassa di statura, al matrimonio col futuro re si presentò con delle scarpe col tacco alto 10 centimetri ( i primi tacchi a spillo della storia), ed avendo qualche chilo di troppo fu lei a inventare il primo corsetto, che poi obbligò tutte le altre donne di corte ad indossare. Negli anni molte iniziative, convegni e dibattiti tra studiosi hanno approfondito i legami gastronomici tra Italia e Francia e il mito della tavola che ruota attorno alla figura della giovane duchessina di Firenze, poi divenuta regina di Francia. Si è dibattuto molto se sia stata davvero Caterina a portare la forchetta, bicchieri di lusso e tovaglie ricamate sulla tavola d'Oltralpe che i fiorentini usavano già da tempo, o se è ai suoi cuochi che si deve l'introduzione dei carciofi, dei meloni e della crema frangipane. Di certo Caterina de' Medici divenne Regina di Francia e madre di tre sovrani francesi. I libri di storia ricordano il suo regno, e la dipingono come una donna indurita dal potere e diventata fanaticamente cattolica negli ultimi anni della sua vita, nota soprattutto per il famigerato massacro degli ugonotti nella notte di San Bartolomeo (23-24 agosto 1572). Ultima rampolla del ramo nobile dei Medici (quello di Lorenzo il Magnifico, per intendersi), Caterina nacque nel 1519 e si ritrovò subito orfana di entrambi i genitori, e passò l'infanzia dai cugini Strozzi, amata da Filippo Strozzi, uno dei più grandi banchieri dell'epoca e marito di Clarice de Medici, come una figlia. Gli anni d'oro della famiglia medicea erano tuttavia ormai un ricordo e il Rinascimento si avviava al suo tramonto. Quando Firenze si ribellò ai Medici proclamandosi Repubblica, Caterina, all'epoca una bambina di otto anni, finì in un convento per evitare una brutta fine. Grazie però agli intrighi, ai negoziati e alle macchinazioni dei suoi due zii, Filippo Strozzi, e Clemente VII, tornato in libertà, l'orfana riuscì ad essere promessa in sposa a Enrico, figlio secondogenito del re Francesco I di Francia. Filippo Strozzi, che aveva finanziato il "Principe" di Machiavelli, e Clemente VII, a cui Machiavelli aveva dedicato le sue Historie Fiorentine, misero a segno probabilmente il più grande colpo machiavellico della loro vita, infilando una Medici nobile nella Corte francese. Il matrimonio per Caterina fu però tutt'altro che rose e fiori. Enrico aveva un'amante molto più anziana di lui, che lo dominava totalmente, Diana di Poitiers. Caterina rimase fedele al marito e non si ribellò. Fu quella la sua grande arma. Nel frattempo il primogenito reale morì all'improvviso, ed Enrico divenne l'erede al trono di Francesco I e poi il re, con il titolo di Enrico II. Firenze era stata intanto riconquistata dal ramo cadetto dei Medici, con l'aiuto della Spagna, innescando l'ira del ramo nobile della famiglia e la preoccupazione della Francia. Caterina, insieme alla famiglia Strozzi, si lanciò in una guerra tanto coraggiosa quanto sfortunata contro il granducato di Firenze, guidato dai cugini, in particolare Cosimo de' Medici, alleato dell'imperatore Carlo V. Nel 1559, re Enrico II di Francia morì in una giostra cavalleresca. Caterina divenne regina reggente e cominciò la sua riscossa dopo tanti anni di umiliazioni. Nel 1559, fu firmata anche la pace di Cateau-Cambrésis, che suggellò la fine delle guerre d'Italia ma anche l'inizio del declino italiano sulla scena internazionale, per i successivi tre secoli.  

Nasce oggi

  Samuel Beckett nato il 13 aprile del 1906 a Dublino, in Irlanda. L’autore di ‘Aspettando Godot’ nel 1969 venne insignito del Premio Nobel per la letteratura. Ha scritto: “Tutti siamo nati matti. Qualcuno lo rimane”. Maurizio Costanzo 

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro