Empoli-Fiorentina: quante emozioni nel derby dell'Arno

Ore 18,30 al Castellani gli azzurri vogliono riscattarsi dopo due ko (Coppa Italia e campionato) e puntano sull’orgoglio. Maxi rotazione fra i viola, che giovedì prossimo contro il Twente si giocheranno la qualificazione alla Conference

Jovic è il favorito per un posto da titolare

Jovic è il favorito per un posto da titolare

Firenze, 21 agosto 2022 - Il derby con l’Empoli s’incastra in una striscia calcisticamente tosta per la Fiorentina, Italiano anticipa che «darà spazio a giocatori freschi» e bisogna considerare questa come l’unica indicazione possibile sulla formazione. La quale in questo momento diventa principalmente un gioco di ruolo per i cronisti che si ostinano a indovinarla: per la Fiorentina invece è un test di crescita in vista di una stagione che si prevede particolarmente ricca di partite, ammesso che quella di giovedì prossimo a Enschede vada bene. Perché il punto è proprio questo, la Fiorentina dovrà mentalmente giocare il derby sapendo che fra quattro giorni ci sarà l’incrocio più importante di tutta la stagione: entrare in Conference League sarebbe un successo atteso, restarne fuori abbasserebbe i toni di un’annata che il club ha preparato con la volontà di crescere e consolidarsi partendo proprio dal ritorno in Europa, non importa in quale coppa.

Sono questi tutti discorsi che interessano pochissimo all’Empoli, che come da tradizione ha cambiato molto in estate (compreso l’allenatore) e deve raddrizzare subito la barra dopo la sconfitta in coppa Italia contro la Spal e il ko nella prima di campionato a Spezia. Nel mezzo a tutto questo c’è anche Bajrami, che la Fiorentina punta da tempo e l’allenatore Zanetti ha virtualmente messo nella lista degli incedibili. L’allenatore azzurro ha ricoperto di complimenti Italiano («Uno dei migliori, sa dare l’impronta giusta alle sua squadre e sa anche ottenere risultati») ma dalla sua ha anche il vantaggio di averlo battuto quando era sulla panchina del Venezia: fre le 14 sconfitte viola della passata stagione, quella a Venezia fu una delle più sanguinose per la mancata reazione dopo il ko interno contro il Napoli.

Acqua passata, la Fiorentina nel frattempo è cresciuta da tutti i punti di vista e oggi – in attesa dell’ultimo colpo di mercato, che potrebbero essere due se arriverà anche un difensore centrale – dovrà confermare i propri progressi anche nella gestione del gruppo. Finora le scelte di Italiano sono state buone in partenza, mentre per stessa ammissione del tecnico «i cambi hanno inciso meno del previsto». Servirà pazienza, me neanche tanta considerata la frequenza delle partite che aspettano i viola. Fra i giocatori da recuperare c’è soprattutto Ikoné, che oggi si giocherà un posto con Kouame per (ri)guadagnarsi almeno un po’ di ribalta.