MAURIZIO COSTANZO
Firenze

3 giugno, giornata della bici. In Italia 1 ogni 2 abitanti, ma si usa pochissimo

Andare su due ruote fa bene all’ambiente, alla salute e al portafogli, ma in tanti alla mobilità salutare ed ecologica preferiscono ancora l’auto: maglia nera il Sud Italia

Andare in bicicletta (foto Ansa)

Firenze, 3 giugno 2024 – Oggi è la giornata della bicicletta. È assodato che pedalare faccia bene all’ambiente, alla salute e al portafogli. Ma che rapporto hanno effettivamente gli taliani con ruote e pedali? Non buono, secondo quanto emerso da uno Studio Isfort.

I dati parlano chiaro: ogni due italiani c'è una bicicletta, tuttavia non viene usata per gli spostamenti quotidiani. Lo studio ha certificato che in Italia le infrastrutture dedicate sono aumentate del 50% dal 2008 al 2016, ma nello stesso periodo l'uso della bici è calato dello 0,3%. Dunque le bici ci sono, ma molto spesso restano ferme nei garage, nonostante entro i 6 chilometri le biciclette arrivino sempre prima di auto e mezzi pubblici: il superamento avviene solo su percorsi più lunghi. Ancora tanti preferiscono prendere l’auto anche dove si potrebbe preferire andare a piedi o in bici: maglia nera il sud Italia. L’obiettivo di questa Giornata Mondiale proclamata dall’Onu è quello di promuovere l’uso della bicicletta e di sensibilizzare l’opinione pubblica sui suoi benefici. Ma qual è l’identikit del ciclista 2024? Secondo i dati del portale Trovaprezzi.it, ipiù interessati alle biciclette sono gli utenti nelle fasce d’età intermedie: il 24,9% degli utenti ha tra i 35 e i 44 anni, mentre il 29,7% si trova in fascia 45-54 anni. I più maturi sono maggiormente interessati alle bici elettriche, basti considerare che gli over 65 non compaiono tra gli interessati alle bici classiche, ma nel 12,2% dei casi cercano un’elettrica. Ci sono diversi motivi che portano a scegliere di pedalare non solamente durante la bella stagione estiva, quando le temperature senza ombra di dubbio invogliano a prendere la bici e ad uscire di casa per fare un bel giro, ma anche nel corso dei restanti mesi dell’anno.

Tra le motivazioni che spingono a prendere in considerazione il ciclismo troviamo indubbiamente quella di portare in dote una buona dose di serenità. È proprio vero che pedalare rende felici, dal momento che permette di ridurre lo stress e, al contempo, va ad acuire anche gli stati di depressione. Esattamente come ogni altra disciplina sportiva, anche il ciclismo permette di stimolare la produzione di endorfine, ovvero degli ormoni che rendono meno evidente la fatica e il dolore e influenzano in maniera positiva l’umore. Un altro aspetto senz’altro vantaggio di usare spesso e volentieri la bicicletta è quello di poter tenere sotto controllo il peso del proprio corpo. Visto che il ciclismo è uno sport tipicamente aerobico, ecco che è particolarmente suggerito per tutti coloro che vogliono rimettersi in forma. È abbastanza facile intuire come le calorie che si bruciano sono legate sostanzialmente a quanto e come si pedala. Per chi riesce a conservare un buon ritmo, ecco che si bruciano qualcosa come 500 calorie all’ora. Uno degli aspetti su cui ci si deve focalizzare maggiormente è sicuramente la costanza, visto che solo ed esclusivamente un’attività sportiva che viene posta in essere in modo regolare può portare a dei risultati in termini di peso, senza dimenticare come sia fondamentale anche seguire, in parallelo, un’alimentazione variata ed equilibrata. Andare in bici fa bene al cuore: non si tratta di una leggenda metropolitana, ma è davvero uno dei benefici di tale sport, visto che è utile per prevenire le patologie a livello cardiovascolare, evitando che possano peggiorare, come succede spesso nei soggetti più anziani. Il muscolo del cuore, infatti, viene stimolato a svolgere un’attività frequente e costante ed è in grado di diventare senz’altro più forte e, inoltre, pure dotato di un maggior grado di resistenza rispetto alla fatica. Se viene svolta in maniera costante, l’attività aerobica legata al ciclismo consente anche di gestire i livelli di glicemia, così come quelli di trigliceridi e di colesterolo nel sangue. Nasce oggi Checco Zalone nato il 3 giugno del 1977 a Capurso, in provincia di Bari. Il suo vero nome è Luca Medici, lo pseudonimo Checco Zalone deriva dall'espressione dialettale barese "che cozzalone!", che sta a significare "che tamarro!". In una delle gag dei suoi esilaranti film ha detto: “Se ce l'ho fatta io... ce la puoi farcela anche tu!”