
Un’azione di gioco
La Federazione Italiana Pallavolo il 13 maggio scorso ha rivisto in quasi tutte le voci, al rialzo, i contributi e le tasse per la prossima annata 2025-26. Questi aumenti incideranno sui bilanci di tutte le società, ma soprattutto delle società più piccole che, in questo modo avranno sempre più difficoltà a tirare avanti. Solo qualche esempio di questi rincari applicati ai club: il costo del tesseramento delle bambine del minivolley è raddoppiato, quello di iscrizione al campionato giovanile è anche quintuplicato o più per alcune categorie. I costi per contributi gara sono quasi insostenibili. E’ vero che sono aumentati i tesseramenti, ma è anche vero che è diminuito il numero delle società, ed è una conseguenza di questi costi sempre più alti. I quali costi sono arrivati a ridosso dell’inizio delle iscrizioni e già a metà luglio le società dovranno pagare cifre molto alte.
La situazione è dunque molto difficile: potrebbero migliorarla gli sponsor, ma nelle zone fuori dai capoluoghi di provincia o fuori dalla Serie A1, A2 ed A3 non è certo facile trovare partnership in grado di sostenere economicamente le squadre tutto l’anno. Pertanto le società più piccole dovranno organizzare manifestazioni pallavolistiche per attirare sempre più bambini a questo sport bellissimo e chiedere aiuto ai genitori. Un’altra alternativa sarebbe aumentare le quote delle iscrizioni, ma sarebbe controproducente perché renderebbe il volley meno competitivo rispetto ad altri sport. Nella nostra zona la situazione delle squadre di Serie B è abbastanza delicata, soprattutto in relazione alle trasferte che incideranno molto sul bilancio. Sembra che la federazione, invece di agevolare le società fa di tutto per metterle a dura prova.
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