
Maurizio Sarri quando era allenatore dell'Empoli
Firenze, 20 gennaio 2016 - Maurizio Sarri è nella bufera: non per un risultato negativo del suo Napoli (che, al contrario, a parte il ko in Coppa Italia continua a stupire con il suo gioco e il suo primo posto) ma per le frasi rivolte al collega interista Roberto Mancini nel concitato finale di Napoli-Inter di Coppa Italia. Come ha raccontato Mancini subito dopo la partita ai microfoni di RaiSport1, infatti, Sarri gli avrebbe detto "sei un frocio e un finocchio" e lo stesso allenatore toscano ha sostanzialmente confermato questa versione pur chiedendo scusa, ribadendo di non essere omofobo e sottolineando che, comunque, "certe cose devono restare nel campo".
Il video di RaiSport con la lite tra Sarri e Mancini
Per Sarri, però, non è la prima volta, visto che già in passato aveva usato il termine "froci" davanti ai giornalisti nel dopopartita di Varese-Empoli 1-0 (serie B). Sarri contestò, allora, l'espulsione di Mario Rui e in generale le interpretazioni arbitrali: "Il calcio è diventato uno sport per froci. Abbiamo subito il doppio dei falli, ma abbiamo avuto più gialli noi. Il calcio sarebbe uno sport di contatto, ma in Italia si fischia molto di più che in Inghilterra con interpretazioni da omosessuali".
Insomma, un brutto precedente, ancor più brutto alla luce di quanto accaduto al San Paolo e che potrebbe anche influire sulla decisione del giudice sportivo: dopo le offese a Mancini, Sarri rischia un lungo stop.