
Andrea Poggianti, 35 anni, avvocato, capogruppo di Centrodestra per Empoli del comune di Empoli
Empoli, 11 settembre 2025 – Entravano e uscivano con zainetti sulle spalle e borse alla mano. Uomini della guardia di Finanza di Prato e Firenze e della Digos della Questura di Prato per ore, ieri, nel massimo riserbo hanno perquisito lo studio legale di Andrea Poggianti, 35 anni, avvocato, capogruppo di Centrodestra per Empoli del comune di Empoli. Lui, il diretto interessato, non c’era mentre sulla sua scrivania venivano aperti fascicoli e cartelline, spulciati documenti e sequestrati carte, pc e supporti informatici. L’operazione è scattata alle prime ore del mattino quando nel quartiere empolese, al civico 165 di via Ponzano, sono arrivate auto ’anonime’ con a bordo gli agenti e i militari in borghese incaricati dell’ispezione.

Andrea Poggianti, insieme all’ex consigliere di Fratelli d’Italia a Prato Claudio Belgiorno, è indagato per concorso continuato in diffamazione e diffusione illecita di immagini sessualmente esplicite (revenge porn) ai danni di Tommaso Cocci. L’ex capogruppo del comune pratese, avvocato e candidato in pectore alle Regionali, aveva denunciato nei mesi scorsi di essere stato vittima di un ricatto. A seguito di ciò la Procura di Prato ha deciso di procedere nei confronti dei due politici. L’obiettivo, spiega il procuratore Luca Tescaroli, è raccogliere elementi utili a verificare la fondatezza delle accuse o a dimostrare l’eventuale estraneità di Belgiorno e Poggianti ai fatti contestati. La Procura ha inoltre annunciato che nei prossimi giorni i due politici saranno sottoposti a interrogatorio, qualora decidano di rendere dichiarazioni.
“Le indagini devono proseguire con la necessaria riservatezza, per garantire sia l’esito investigativo, sia la tutela dei soggetti coinvolti”, si legge nella nota del procuratore Tescaroli, che ha deciso di rendere pubblico il comunicato “per assicurare una corretta e bilanciata informazione”, anche alla luce della attenzione mediatica sul caso Cocci. Un caso che adesso ha allargato i confini ed è diventato inevitabilmente anche un caso empolese con gli occhi, ieri, tutti puntati su via Ponzano dove fino a metà pomeriggio le perquisizioni sono andate avanti con meticolosità. Oltre allo studio legale empolese, aperto il 30 novembre 2020, sempre nella giornata di ieri sono state effettuate perquisizioni in tutte le altre proprietà toscane di Poggianti e della famiglia dell’avvocato empolese, sposato da meno di un anno.
Poggianti ha iniziato molto presto a muovere i passi in politica. Già sui banchi di scuola è stato rappresentante degli studenti, eletto a vari livelli locali e provinciali dagli anni 2005 al 2013, sia al liceo scientifico “Il Pontormo” di Empoli sia al consiglio di Facoltà di Giurisprudenza all’Università degli Studi di Firenze. Ha provato due volte la candidatura a sindaco di Empoli nel 2019 e nel 2024. Capogruppo e consigliere comunale di Empoli dal 2016 ad oggi, prima in quota “Fratelli d’Italia” e dal 25 febbraio 2024 come “Centrodestra per Empoli”. Quale piega prenderà adesso l’inchiesta è tutto da vedere. Intanto, l’avvocato Poggianti ha già nominato un suo legale di fiducia per difendersi da tutte le accuse.