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di Tommaso Carmignani
La prima, e forse unica certezza è che la Toscana, per la seconda settimana consecutiva, dovrebbe rimanere in zona arancione. Lo ha annunciato il Governatore Giani nella giornata di ieri, anticipando quella che sarà la decisione della cabina di regia del Ministero della Salute attesa per il pomeriggio di oggi. Un po’ meno sicuro è invece il ritorno dell’Empolese Valdelsa nella fascia di rischio medio, perchè mai come stavolta i dati sono al limite. Lo stesso Giani, che non più tardi di una settimana fa aveva promesso il ritorno della provincia di Firenze in zona arancione per le 14 di domani, ieri ha fatto capire che il sistema delle micro zone rosse potrebbe rimanere in piedi almeno per un’altra settimana, anche se questo potrebbe non valere per il territorio degli undici comuni.
"Per la settimana prossima - ha spiegato Giani - posso prevedere il mantenimento della Toscana in zona arancione. La questione che si pone è quella della provincia di Prato ed eventualmente di alcuni comuni isolati. Non più per la provincia di Firenze perché ho visto c’è stata la discesa". Parole, queste, che farebbero presagire ottimismo, almeno per quanto riguarda l’Empolese Valdelsa. I dati, in questo caso, parlano infatti di un’incidenza dei tamponi positivi su 100mila abitanti vicinissima alla soglia dei 250 (249,45, per la precisione), ed un indice Rt prossimo a 1. Per non superare questa soglia è fondamentale che i casi settimanali non superino i 435. Ieri, per capirsi, erano 434. Sarà insomma una decisione da prendere sul filo del rasoio, considerando però che all’interno del territorio della Società della Salute dell’Empolese Valdelsa e del Valdarno sono compresi anche i comuni della zona del Cuoio. E sono proprio loro, in zona rossa dal 15 marzo, ad avere i dati peggiori: quello messo meglio è Fucecchio, che ha un’incidenza di 278 casi ogni 100mila abitanti, seguono San Miniato (282), Santa Croce (305), Montopoli (359) e Castelfranco (468). Non è quindi escluso che qualcuno di loro (se non tutti) possa rimanee nella fascia di rischio più elevata. Va un pochino meglio nell’Empolese Valdelsa. Qui ci sono sei comuni con un’incidenza già da zona arancione: si tratta di Capraia e Limite (165 casi ogni 100mila abitanti), Gambassi (166), Montaione (169), Vinci (225), Empoli (226) e Montespertoli (233). Secondo la logica di Giani, qui il lockdown duro dovrebbe finire. Sull’Empolese Valdelsa, però, il governatore ha sempre ragionato a livello di area ed è per questo che andrà valutato il peso di quei 5 comuni che hanno invece un’incidenza superiore ai 250 casi per 100mila abitanti. Si tratta di Castelfiorentino (254), Certaldo (272), Fucecchio e Cerreto Guidi (278) e Montelupo (363). Se poi il Governatore decidesse addirittura di ragionare in ottica di distretto sanitario (comprenendo anche il Cuoio) allora il rischio di restare ’rossi’ un’altra settimana sarebbe reale. "I numeri sono più bassi, la vaccinazione va avanti, la bella stagione è in arrivo e l’esasperazione delle categorie produttive – dice Alessio Spinelli, sindaco di Fucecchio e presidente della Sds – dovrebbero portare Giani a rimetterci in zona arancione. Abbiamo visto che le micro zone rosse non portano grandi risultati, auspichiamo un allentamento delle misure ma questo non significa bomba libera tutti. La situazione è ancora molto difficile e i comparti ospedalieri restano pieni, quindi prudenza".