Vino ed export in Cina Il Covid fa ancora paura

Preoccupa la querelle tra Fbi e governo di Pechino sull’origine del virus . I produttori del Chianti Fiorentino però continuano a puntare sul mercato .

Vino ed export in Cina  Il Covid fa ancora paura
Vino ed export in Cina Il Covid fa ancora paura

Da un lato la politica "globale", dall’altro l’economia del Chianti che vede nella Cina un mercato importante in costante crescita (laddove in altre sedi le vendite stagnano): i dati consolidati di alcuni mesi fa parlavano di una quota export in Cina attorno al 10% per la Docg in questione ed altre firme di prestigio italiane. Il problema è che adesso serpeggia molta preoccupazione. Il fatto politico dopo quello economico: si è detto, nei giorni scorsi, che sarebbe ‘’molto probabile’’ che il Covid-19 sia uscito da un laboratorio in seguito ad un errore a Wuhan. La dichiarazione è stata del capo dell’Fbi Christopher Wray, che in una intervista a Fox News aveva spiegato: "Fbi da tempo ritiene che le origini della pandemia sono molto probabilmente legate a un incidente di laboratorio a Wuhan’’. Già nel 2021 era emersa questa convinzione, adesso rilanciata con forza. In sintesi, siccome si ragiona su un numero impressionante di vittime, la tensione è salita alle stelle. E tensione alle stelle non va tanto a braccetto con l’economia.

"In effetti è una situazione che non può che destare preoccupazione - ha spiegato, contattato in proposito, il presidente della Cantina Sociale Chianti Colli Fiorentini di Val Virginio, nonché vicepresidente del Consorzio, Ritano Baragli - la Cina per noi potrebbe rivelarsi un mercato di grande importanza. Produciamo vino di qualità, dobbiamo venderlo, esportarlo. E va anche detto che ancora il settore agroalimentare deve riprendersi, quanto a vendite, all’indomani della grande crisi. Si deve rilanciare adeguatamente". Il faccia a faccia Usa-Cina insieme alle sempreverdi instabilità indotte dalla guerra tra Russia ed Ucraina stanno lasciando una scia almeno problema per ciò che riguarda l’economia chiantigiana. La quale per sua natura è strettamente legata, appunto, all’andamento ‘globale’. Sia per il vino, come accennato, che più in generale per il turismo. La faccenda è quindi seguita con molta attenzione, in particolare adesso che si apre la stagione durante la quale si farà molto marketing.

Andrea Ciappi