IRENE PUCCIONI
Cronaca

La vendemmia del bisnonno: Renato in vigna a 91 anni. Pane, salame e vino dopo il lavoro

Il patriarca continua a dare una mano nella tradizionale raccolta dell’uva. Nei terreni di famiglia quest’anno all’opera c’erano quattro generazioni

La famiglia al lavoro con bisnonno Renato

Gambassi Terme (Firenze), 28 settembre 2023 – "Luca per piacere fammele fini le fette eh, perché non ho più i denti di una volta". Nonno, anzi bisnonno Renato, 91 primavere alle spalle, si asciuga il sudore e si concede una pausa per la colazione: pane, salame e un buon bicchiere di vino. Lo spuntino meritato di chi ha faticato tutta la mattina in vigna a raccogliere uva. Da quando – da bambino – Renato Rossetti ha messo piede e mani nei campi non ha saltato una vendemmia. E anche quest’anno, cappello di paglia in testa e forbici d’ordinanza, si è presentato nel terreno di famiglia per dare una mano.

A lavoro finito non poteva mancare una bella foto di gruppo che incornicia quattro generazioni, dove il più maturo ha oltre novant’anni e la più giovane, Vittoria, ne ha appena 7. Siamo sulle colline di Gambassi Terme e la famiglia Rossetti - Tinti - Pedrini sta raccogliendo i frutti della loro amata terra. Ci sono il patriarca Renato con l’adorata consorte Giovanna; Antonella e Mauro, i genitori di Laura, che si è sposata con Luca e hanno due figli (i bisnipoti di Renato) Gabriele e Vittoria. "Guardarlo all’opera e ascoltare i suoi racconti è fonte di ricchezza – spiega Luca Pedrini, 44 anni – Se gli guardi le mani capisci quanto hanno lavorato. È stato mezzadro per tutta la vita, anche durante la parentesi da centralinista. Per metà giornata rispondeva al telefono ma poi tornava nei campi, perché c’era sempre da fare".

Un pozzo di saperi legato alla terra. "La sua frase più bella e più vera secondo me è “La terra vuol vedere l’omo in faccia”. Mio figlio Gabriele è un appassionato dei suoi racconti. Ogni volta che suo bisnonno comincia a pescare nei ricordi della sua gioventù rimaniamo tutti a bocca aperta. Sono immagini vive che tornano dal passato: la guerra, la sofferenza, ma anche la mutua collaborazione che c’era tra le famiglie per la battitura del grano o per altre attività nei campi".

Al bisnonno Renato basta guardare il cielo, sentire il vento, annusare l’aria per sapere se ci aspetta una settimana di sole o di pioggia. "Io mi affido ai meteorologi ma posso assicurare che la maggior parte delle volte ha ragione lui", sorride Luca. Il padre di Gabriele e Vittoria è anche lui ’impastato’ con la terra: è un produttore e trasformatore di grani antichi biologici, ha un mulino e un laboratorio a Gambassi Terme. E si dice fortunato.

"Se oggi a qualcuno chiedi di parlarti di futuro, ti parlerà di intelligenza artificiale, criptovalute ecc ecc. Per me il futuro si raccoglie nella parola famiglia. Vedere quattro generazioni insieme, più di novanta anni di storia che si riuniscono per un atto agricolo, un atto svolto dall’uomo quando ancora era un raccoglitore, è un privilegio. La vendemmia – sottolinea – è ciò che arriva dopo un anno di lavoro e sacrificio e che darà i suoi frutti nel futuro quando anche tra dieci anni saremo davanti ad un bicchiere a ricordare quest’annata. La cultura è anche agricola, ed è qualcosa da tenere stretto. Il racconto del nonno, in questo caso del bisnonno, al nipote non è parlare del passato, ma, dal mio punto di vista, è costruire il futuro".