Variante Sr429, avanti tutta: "La Regionale della Valdelsa sarà un’opera rivoluzionaria". Ed ecco la cassa d’espansione

Ieri il sopralluogo per fare il punto sui lavori iniziati un anno fa con consegna nel 2026. Già avviato l’assemblaggio dei viadotti e le opere preliminari sull’Elsa: la situazione. .

Variante Sr429, avanti tutta: "La Regionale della Valdelsa sarà un’opera rivoluzionaria". Ed ecco la cassa d’espansione

Variante Sr429, avanti tutta: "La Regionale della Valdelsa sarà un’opera rivoluzionaria". Ed ecco la cassa d’espansione

Per tagliare il nastro e chiamare la strada col suo nuovo nome, ci vorranno almeno altri due anni. Ma intanto, i lavori vanno avanti. Il cantiere è stato avviato a maggio del 2023 e, da crono programma dovrebbe concludersi entro il 2026. Un cantiere impegnativo per il completamento di un’opera che sembra infinita: la variante Sr429. Un strada strategica per la viabilità toscana, che, una volta conclusa, previa approvazione consensuale dei sindaci dei Comuni interessati dal progetto, "si chiamerà Strada regionale della Valdelsa".

Lo ha anticipato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che ieri ha effettuato un sopralluogo per monitorare lo stato di avanzamento dei lavori. Ruspe e gru sono ora sul terzo lotto, il più grande dell’arteria di collegamento fra Empoli e Poggibonsi, che bypassa gli abitati di Certaldo e Castelfiorentino. La 429, collegando la Fi-Pi-Li con l’Autopalio, sarà un’opera infrastrutturale fondamentale per la Valdelsa e per tutta la Regione, un intervento che avrà un effetto collaterale voluto fondamentale: "alleggerire il flusso sulla superstrada".

Lo ha ricordato l’assessore regionale alle Infrastrutture Stefano Baccelli. "L’ultimo lotto della variante, quello in corso, valorizzerà gli altri realizzati consentendo la realizzazione del collegamento fra Poggibonsi ed Empoli con vantaggi da un punto di vista di viabilità e mobilità e di qualità per l’ambiente. Verranno saltati i centri urbani e le frazioni, alleggerendo anche il peso sulla Fi-P-Li. Una strada sulla quale circoleranno almeno 20mila veicoli al giorno". Il tratto in fase di realizzazione, lungo quasi quattro chilometri, ha origine all’altezza della rotatoria di Certaldo ovest e terminerà sulla strada provinciale Volterrana, a Castelfiorentino est, interessando i comuni di Castelfiorentino, Gambassi Terme e Certaldo, e anche quello di Empoli. "Lo sviluppo di questi lavori rappresenta una svolta infrastrutturale importante in un’area di intenso traffico – ha dichiarato, ancora, Giani –. Si tratta del lotto conclusivo, un tratto importante che crea la possibilità soprattutto nella direttrice che viene dalla Valdinievole e da Pisa di arrivare a Siena senza percorrere la Fi-Pi-Li fino a Firenze. Una strada importante che andrà a supportare la Valdelsa nel suo sistema produttivo, sociale e per quanto riguarda i collegamenti".

"Siamo al 40% dell’opera – ha aggiunto Baccelli –. Dopo il Ponte fra Signa e Lastra Signa da circa 72 milioni di euro, questa è l’altra opera più importante che viene realizzata direttamente dalla Regione". L’investimento è di 34,9 milioni di euro (di cui 29,6 dal fondo per lo sviluppo e la coesione) e 5,3 di fondi direttamente regionali. A svolgere i lavori l’impresa Monaco Spa con sede a Roma, tra le ditte italiane maggiormente specializzate nella realizzazione di grandi opere. Sul cantiere circa 8 dipendenti dell’azienda, una decina i carpentieri; inclusi i sub appalti, sono dalle 30 alle 40 le persone che lavorano costantemente sul tratto. Nel dettaglio, saranno realizzati due viadotti sui principali corsi d’acqua (l’Elsa e il Borro della Corniola), quattro scatolari principali in calcestruzzo armato su gli altri fossi e rii minori ( Fosso dell’Olmo, Fosso delle Cascine, Rio1 e 2) e una serie di scatolari prefabbricati per la regimazione delle acque del reticolo idraulico. Come ha anticipato il progettista Salvatore Giacomo Morano "il ponte sulla’Elsa sarà a tre campate, con la centrale di 66 metri, per circa 140 metri complessivi di infrastruttura. L’altro, più piccolo, sul Corniola, avrà travi alte due metri". Il costo per la realizzazione di ciascun ponte è di otto milioni di euro, circa la metà dell’intero investimento. L’intervento prevede inoltre la realizzazione della cassa di espansione Casino d’Elsa sull’omonimo fiume nel Comune di Gambassi Terme, che è necessaria per ridurre il rischio idraulico sul territorio interessato dalla realizzazione della variante.

"Difesa del suolo, contrasto ai cambiamenti climatici: i lavori sulla 429 guardano anche a queste tematiche", ha assicurato Giani. Procedono, infatti, anche le opere preliminari alla realizzazione della cassa di laminazione.Il sopralluogo ha fatto tappa sul punto in cui sorgerà la cosiddetta opera di "restituzione", con la funzione di trattenere le acque accumulate all’interno della cassa di laminazione (può contenere due milioni di metri cubi d’acqua) quando il livello del fiume Elsa supera la soglia.

Ylenia Cecchetti