
Lorella Sostegni (Fotocronache Germogli)
Empoli, 16 ottobre 2021 - Cerca disperatamente il suo green pass. Ha ricevuto la copertura anti Covid completa, prima dose e seconda dose di Astrazeneca, ma della sua vaccinazione in Italia non riesce ad avere traccia. A causa della mancanza della certificazione verde ha perso un’opportunità lavorativa e il rischio è che potrebbe perderne altre se quell’indispensabile lasciapassare dovesse tardare ad arrivarle. Questa è l’assurda storia della signora Lorella Sostegni (nella foto) , 58 anni, insegnante di Empoli. La donna ha vissuto per vent’anni in Gran Bretagna.
E’ rientrata in Italia a fine giugno con la sua certificazione di vaccinazione convinta di potersela vedere riconosciuta anche dalle autorità sanitarie italiane. Invece, ad oggi, dopo vari tentativi di richiesta green pass, un paio di solleciti e ricerche disperate in Rete, è ancora in attesa del Qr code.
«Il richiamo in Scozia l’ho fatto lo scorso 2 giugno – racconta la signora Sostegni mostrando il modulo rilasciatole dalla NHS Scotland, il servizio di assistenza sanitaria pubblico scozzese – In quell’occasione mi è stata rilasciata la certificazione vaccinale. Lì non c’è il concetto di green pass come lo intendiamo noi. Quando sono rientrata in Italia, mi sono subito informata per avere l’equipollenza, ovvero il Qr code. Mi è stato detto di rivolgermi alla Asl locale dove avrebbero inserito tutti i miei dati per la generazione del green pass. Così ho fatto, rivolgendomi al distretto di Rozzalupi, dove mi è stato consegnato un modulo che attestava l’esito positivo dell’inserimento. Dopo giorni senza alcuna risultanza sono andata in farmacia per chiedere, con la tessera sanitaria, se fosse stato generato il mio Qr code. Non risultava nulla. Nel mio libretto non compariva alcuna vaccinazione anti Covid".
Smarrita e arrabbiata, e dopo aver inviato anche due solleciti, la donna si è recata all’hub di Pontedera per un nuovo tentativo. "Un medico che conosco ha preso in carico il mio caso e ha reinserito di nuovo i miei dati nel sistema. In questo caso mi è stato consegnato un authocode, ma neppure stavolta ho ricevuto il green pass".
Ieri, disperata, si è rivolta al camper vaccinale in sosta al Terrafino. "Il mio ex medico di famiglia era lì nel ruolo di vaccinatore e gli ho chiesto aiuto. Il personale della Asl ha inserito manualmente le mie vaccinazioni. In pratica – spiega la donna – hanno aggiornato il mio libretto vaccinale con una procedura diversa da quella indicata dal ministero. Adesso almeno – dice la signora – risulta che mi sono vaccinata. Spero che nei prossimi giorni arrivi anche la certificazione verde, che penso proprio di meritare non solo per tutta la trafila che ho dovuto fare, ma anche perché sono tra quelle persone che si sono vaccinate con Astrazeneca quando era sospeso".
Irene Puccioni