DAVID ALLEGRANTI
Pecore Elettriche

È il 15 ottobre, il green pass c'è per tutti e il mondo non è finito

Per ora paga la linea della fermezza di Mario Draghi, che ha deciso di non rivedere l’introduzione del passaporto verde per tutti i lavoratori

Il controllo di un green pass (Fotocronache Germogli)

Il controllo di un green pass (Fotocronache Germogli)

Firenze, 15 ottobre 2021 - Non è finito il mondo, il 15 ottobre. Come nella migliore tradizione allarmista - vi ricordate il millennium bug allo scoccare del Duemila? - le manifestazioni ci sono state, e ci sono, ma il Paese non s’è fermato. Alla fine, più delle minacce ha pesato la ragionevolezza dei numeri: l’ottanta per cento degli italiani è vaccinato, non siamo un popolo di no vax.

I no vax esistono ma sono una piccola parte. Così come una piccola parte sono i no green pass. Forse servirebbe maggiore attenzione nel pesare e valutare i movimenti politici, restituendo loro la dimensione più appropriata. Questo significa che i rischi sono stati superati? Certo che no. C’è appena stato un assalto alla sede del più antico sindacato italiano, la Cgil, e domani, sabato 16 ottobre, ci sarà a Roma una manifestazione per rispondere al feroce attacco targato Forza Nuova.

Per ora tuttavia paga la linea della fermezza di Mario Draghi, che ha deciso di non rivedere l’introduzione del green pass per i lavoratori. D’altronde, proprio adesso che le cose vanno bene e l’emergenza sanitaria sta rientrando, non si capisce perché regalare al virus spazi e tempi che ci siamo faticosamente ripresi.

L’alternativa sembra essere sempre peggiore che quella di controllare il green pass ai lavoratori: tornare al punto di partenza, ai lockdown. Una prospettiva che l’esecutivo Draghi non intende prendere in considerazione. Naturalmente, non di solo green pass può vivere l’uomo, un ragionamento che vale anche per le imprese, come notava l’imprenditrice Giulia Pettinau, fondatrice di Orangogo, il primo motore di ricerca degli sport in città:

“Sicuramente - ha detto parlando con AdnKronos - quello che ancora blocca il Paese è che invece di preoccuparci tutti della ripresa, di pensare solo ed esclusivamente a quello che ognuno di noi può fare per portare a casa un risultato positivo” per l’economia italiana, “c’è invece una grande focalizzazione solo sul tema del Green Pass”.

Ora però che “il tema” è stato superato dagli eventi o, se vogliamo, dai non eventi, occuparsi soprattutto della ripresa economica sarà urgente e necessario.