DAVID ALLEGRANTI
Pecore Elettriche

Videogiochi, è difficile ottenere l’effetto wow

Solo nel nostro Paese, il mercato dei videogiochi ha raggiunto un fatturato di 2,4 miliardi di euro nel 2024, con una crescita del 3% rispetto all’anno precedente. In dettaglio, i videogiochi rappresentano circa il 77% del fatturato totale del settore dei contenuti digitali in Italia

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Firenze, 29 giugno 2025 – Si sta parlando molto in questi giorni della nuova console di Nintendo, Switch 2, in vendita da una ventina di giorni (l’ho trovata facilmente in negozio il giorno dell’uscita; Jeff Bezos era troppo impegnato con il matrimonio Venezia e la sua azienda è stata un po’ distratta). D’altronde, l’attesa era tanta ed è comprensibile che ci sia un dibattito attorno a un oggetto del desiderio come questo. E dunque? Dunque, alla nuova Switch manca l’effetto wow, l’effetto meraviglia. L’interfaccia grafica del menu, dell’home page, è rimasta la stessa, per dire. Sono tuttavia sicuro che con un aggiornamento software della console si potrà avere in futuro qualcosa di nuovo. Non so se di meglio, ma di diverso. Perché la sensazione è che fin qui la Nintendo non abbia voluto farci uscire dalla confort zone.

La nuova console è però sensibilmente più veloce, l’esperienza di navigazione è più fluida, lo schermo touch screen capacitivo da 7,9 pollici (con risoluzione 1920x1080) è dunque più grande della versione precedente e la differenza si nota. Non è Oled e questo un po’ scoccia perché la differenza - se uno ha giocato regolarmente con la Switch 1 Oled - si vede. Come già accaduto con la precedente versione, Nintendo probabilmente fra qualche anno produrrà una nuova Switch con lo schermo Oled, una tecnologia più costosa. Sono stati migliorati i Joy-Con, che adesso si staccano molto facilmente senza rischiare di rimanere incastrati. C’è poi la questione del prezzo. Ma più che il costo della console in quanto tale - 469,99 euro - quello che mi colpisce è il costo dei singoli videogiochi. Nonché il fatto che i giochi per Switch 2 siano al momento pochi. Soprattutto quelli nuovi. Super Mario Kart viene 89 euro e 99. Insomma, 90 euro per un gioco la cui longevità non sembra destinata a durare a lungo. Almeno nel mio caso, visto che ho sempre preferito Super Mario o Donkey Kong. Ecco, di un nuovo Super Mario non si vede l’ombra, mentre il 17 luglio uscirà Donkey Kong Bananza alla modica cifra di 79 euro e 99.

Ora, me ne rendo conto che sia inutile lamentarsi dei costi, tanto Nintendo sa benissimo che noialtri amanti dei videogiochi ci adatteremo, compreremo e giocheremo. Però non tutti sono così. Qualcuno magari comprerà la vecchia Switch Oled dopo aver visto, letto o ascoltato un po’ di recensioni. Sinceramente, avrei preferito di gran lunga avere a disposizione Donkey Kong Bananza nel giorno dell’uscita di Switch 2. Anche perché, altrimenti, a che cosa giocheremo per tutta l’estate? Certo, ci sono gli aggiornamenti - a pagamento: 9 euro e 99 l’uno - delle precedenti versioni di Zelda: «Breath of the wild» e «Tears of the Kingdom» (a quest’ultimo peraltro ho dedicato una puntata del podcast delle Pecore Elettriche il 19 settembre 2023 dal titolo «La gioia di Zelda»). Ma sono aggiornamenti. Queste due versioni di Zelda si adattano alla nuova console, più potente, più veloce, dallo schermo più ampio, ma… il gioco è lo stesso, per quanto sontuoso e meraviglioso. Insomma, questa Nintendo Switch sembra una via di mezzo fra la 1 e una futura effettiva 2. Una Switch Pro, diciamo. Non è una rivoluzione (ma va bene così).