
EMPOLI
Di solito finiscono in discarica. Al massimo vengono riciclati. Ma difficilmente pagine di giornale, bottigliette di plastica o confezioni delle uova, riescono a diventare qualcosa da indossare. Alla scuola media "Vanghetti" di Empoli i creativi studenti hanno dimostrato che tutto questo è possibile. Utilizzando materiali di scarto hanno realizzato una vera e propria collezione di "alta moda" che ha sfilato nei corridoi dell’istituto con tanto di presentazione e descrizione dei singoli modelli in varie lingue, quelle studiate sui banchi di scuola: italiano, inglese, francese e tedesco. I capi trovano ispirazione da un pittore o una corrente artistica.
Negli abiti e negli accessori si riconoscono, ad esempio, le geometrie di Mondrian, i motivi aurei di Klimt del celebre quadro L’albero della vita o il bianco e nero dell’optical art. Le ragazze mostrano gonne di carta rifinite con sottobicchieri colorati o vestiti realizzati con carta da parati impreziosita da bottoni di varie forme e pezzi di stoffa. Anche gli accessori sono a tema: una vecchio contenitore per uova si trasforma in una pochette, mentre una scatola di plastica, con l’aggiunta di una corda intrecciata, in una tracolla. Tra i capelli spiccano cerchietti e fermagli anch’essi frutto della fantasia dei giovanissimi creativi. E per dare un tocco di eleganza all’outfit ecco gli orecchini nati da cialde da caffè riciclate oppure la cravatta di cartone con inserti di pelle colorata. Ogni indossatrice o indossatore sfila con mascherina abbinata anch’essa realizzata con materiale di recupero.
"Il nostro defilè, che abbiamo intitolato ‘Quando riciclare diventa fashion’, nasce come rendering di un progetto all’insegna della sostenibilità – spiegano gli stessi studenti – Scaturisce dall’idea che attraverso il riciclo e il recupero i materiali si trasformano in qualcosa di straordinario, forse non perfetto ma sicuramente originale. Ci sono vari punti di vista per guardare un oggetto fuori uso.
La moda spesso ha anticipato scelte e tendenze, attingendo con le sue creazioni a contesti diversi: l’arte, la natura e la musica, ma non sempre le creazioni che i grandi stilisti mostrano in passerella sono proponibili nella realtà. Il nostro contesto è la scuola e con questa sfilata abbiamo voluto dimostrare che il recupero dei materiali si traduce in realizzazione di grande effetto e attualità".
Irene Puccioni