REDAZIONE EMPOLI

Un’estate per 200 ragazzi La casa Shalom a Fivizzano "Vent’anni con i giovani"

Chiusi i campi dedicati agli studenti delle elementari, medie e superiori. Tante le attività, poi il gran finale con la festa per il traguardo raggiunto.

L’estate, duecento ragazzi, l’impegno di Shalom. E un compleanno importante di una casa che è il cuore pulsante di una storia tra i giovani voluta con determinazione dal fondatore del movimento, monsignor Andrea Cristiani, parroco della Collegiata. "Abbiamo chiuso la nostra casa di Fivizzano, dopo tre campi residenziali: uno per i bambini e le bambine della scuola primaria e due per i ragazzi e le ragazze dalla prima media alla prima superiore", spiega una nota.

"Quasi duecento ragazzi, tra campeggianti, animatori ed educatori, per un mese hanno vissuto questa importante esperienza: giornate piene e sempre diverse, durante le quali sono stati messi al centro di tutto i giovanissimi utenti, il loro bisogno di divertirsi dopo un lungo anno di scuola – racconta il movimento tirando le somme –, la loro necessità di trovare uno spazio sicuro dove poter socializzare e passare le giornate estive, l’urgenza di educarli ai valori della pace, della condivisione, della mondialità, coerentemente con la missione educativa di Shalom".

Gli animatori e le animatrici, che durante tutto l’anno si sono preparati a questo compito, hanno progettato un caleidoscopio di esperienze differenti, legate al tema del prendersi cura: "quell’I Care scritto nella scuola di Barbiana - continua il movimento -, che ci ha guidato per tutti i giorni dei campi: prendersi cura l’uno dell’altro, dello spazio nel quale eravamo inseriti, dei rapporti nati nel corso delle settimane".

"I campi di quest’anno sono stati anche l’occasione per festeggiare insieme l’importante traguardo dei 20 anni di attività estiva a Fivizzano durante un bellissimo momento di riflessione sui valori che animano i giovani Shalom, guidato dal fondatore monsignor Cristiani – prosegue il racconto – che abbiamo raccontato anche al nostro vescovo Giovanni quando è venuto a trovarci".

"Come ci piace ricordare sempre, la nostra proposta estiva è solo l’inizio di un percorso, una delle occasioni più importanti che abbiamo per far appassionare più bambini e bambine, ragazzi e ragazze possibili agli ideali di Shalom – conclude il movimento – in modo da trasformarli in semi di pace e di giustizia per i contesti nei quali durante tutto il resto dell’anno sono chiamati a vivere". Dunque, questa lunga e importante storia, continua.

C. B.