
"Riprendiamoci Castello". È questo il titolo dell’iniziativa lanciata all’indomani dei violenti fatti accaduti nel centro di Castelfiorentino nel pomeriggio di lunedì scorso. Risse tra cittadini stranieri avvenute a più riprese, con almeno tre feriti, hanno tenuto in ostaggio per ore la zona della stazione ferroviaria. Tutto davanti agli occhi attoniti di passanti e pendolari. Le forze dell’ordine, accorse in numero massiccio, hanno presidiato la zona fino a tarda sera. Cittadini e commercianti sono esasperati per i frequenti episodi che da mesi si stanno verificando nella zona che va dallo scalo ferroviario fino al paese alto passando per piazza Gramsci. "La situazione è insostenibile", "non si può andare avanti così", "è necessario fare qualcosa". Da qui l’idea di scendere in piazza, o meglio di riappropriarsi della piazza, sfilando in corteo da piazza del Teatro - appuntamento lunedì 11 settembre alle 20.45 - verso la stazione ferroviaria. Il promotore dell’iniziativa è Vincenzo Tricarico, con un passato da consigliere comunale nel gruppo Forza Italia. "Si tratta di un’iniziativa spontanea – precisa Tricarico –. A partiti ed associazioni interessate è stato risposto che la partecipazione è aperta a tutti e che non gode di alcun coordinamento o direzione esterna. Non vuol essere un richiamo alle istituzioni ma una prova di orgoglio dei castellani affinché si riprendano luoghi di fatto lasciati alla mercé di spacciatori e delinquenti".
Sempre lunedì da Castelfiorentino, nella sede della Lega, alle 21, prenderà il via la raccolta firme a livello di area Empolese Valdelsa, "per richiedere alle autorità preposte l’applicazione di ’Strade Sicure’ nei punti critici dei paesi, in particolare le stazioni ferroviarie", questa la proposta unanime firmata da Susi Giglioli, capogruppo della Lega a Castelfiorentino, Lucia Masini di Fratelli d’Italia, Sabrina Ramello coordinatrice Forza Italia Empolese Valdelsa ed Eliseo Palazzo capogruppo Lega all’Unione dei Comuni.
Intanto nelle scorse ore i carabinieri hanno arrestato a Castelfiorentino un 30enne originario del Marocco. L’uomo era ricercato perché continuava a violare il provvedimento restrittivo di obbligo dimora in un altro comune da quello valdelsano. Tra i precedenti a suo carico anche il possesso di armi bianche. Adesso si trova nel carcere di Sollicciano.
Irene Puccioni