"Triplicata la richiesta di pacchi alimentari"

Prima il Covid, poi i forti rincari energetici e la crisi che incide sul costo della vita: in crescita sul territorio le richieste di aiuto

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FUCECCHIO

Quando la richiesta di pacchi alimentari aumenta, il segnale è inequivocabile: cresce il disagio sociale, cresce la quota di famiglie che non ce la fa ad andare avanti; cresce il fabbisogno di solidarietà sul territorio. Del resto i rincari delle bollette stanno riducendo in povertà fasce sempre più ampie di cittadini, intere famiglie e pensionati. "Non possiamo negare che il disagio sociale è in aumento sul nostro territorio, seguendo un trend che, ormai, accomuna tutte le realtà : spiega l’assessore Emiliano Lazzeretti che ha le deleghe a welfare e sanità, associazionismo e volontariato, accoglienza e integrazione.

"Registriamo situazioni in cui manca cibo e non si trovano i soldi per pagare le utenze – sottolinea Lazzeretti –. C’è una fascia di ceto che soffre. Cosa abbiamo fatto? Abbiamo creato un rete solidale forte, motivata, che funziona e che sta dando risposte e che lavora in strettissima sinergia con i servizi sociali: ne fanno parte Semplicemente Onslus, Caristas e Pubblica Assistenza. Un lavoro fatto di tante persone, di attenzione al territorio, di ascolto, di verifica delle situazioni di disagio e dei fattori che ne sono alla base. E’ chiaro, tuttavia, che la crisi in atto è tra le cause principali". Fare squadra, unendo le forze, è stato fondamentale.

Così è scattata la raccolta di alimenti, di vestiario, la creazione di un emporio solidale quale punto di riferimento per le urgenze. Infatti da febbraio scorso è attivo un presidio per contrastare il diffondersi della povertà. Si trova in via Trento a Fucecchio. Si tratta di un edificio dismesso originariamente adibito a borsettificio che grazie all’impegno dell’amministrazione comunale e della Fondazione Mario Marianelli, Semplicemente onlus e la rete associativa che ne condivide le finalità, è stato recuperato ed ora è un vero e proprio magazzino capace di fare fronte alla richiesta di aiuto che viene dalle famiglie in difficoltà del territorio.

"La rete che tutti insieme, mondo del volontariato e comune, abbiamo messo in piedi – avverte l’assessore Lazzeretti – ha creato più punti di ascolto per monitorare il territorio. Un dato emerso con chiarezza: le difficoltà sono notevolmente aumentare rispetto a due anni fa". Con il Covid anche la fascia di disagio è cresciuta: e se prima i pachi alimentari erano 120-140, oggi sono oltre 350 le famiglie per cui quest’aiuto è diventato essenziale. La nostra è anche una terra molto solidale: la la rete di aiuto può contare anche su molte donazioni dei cittadini per andare incontro a chi ha più bisogno".

Carlo Baroni