
La riunione per la richiesta di riportare il Tribunale e la Procura a Empoli
Empoli, 4 agosto 2020 - La volontà di dotare Empoli di tribunale e procura si delinea sempre più forte e chiara nell’area che comprende gli 11 Comuni dell’Empolese Valdelsa e i 4 del Valdarno. Ieri mattina, infatti, nei locali del Giudice di Pace in via Sanzio si è tenuta un’assemblea indetta dall’Associazione per l’istituzione del Tribunale ordinario di Empoli e della Procura della Repubblica presso il Tribunale, presieduta da Barbara Antonini, a cui hanno partecipato i protagonisti di questa operazione.
Il presidente dell’Associazione avvocati Empoli e Valdelsa, Gian Paolo Stefanelli, ha ringraziato il sindaco Brenda Barnini per "il provvedimento adottato dal Comune che ci fa fare un salto in avanti. Un grazie particolare al collega Roberto Nannelli che è riuscito a dare corpo a ciò che sembrava all’inizio soltanto un’utopia". Anche il sindaco Barnini ha ricordato il ruolo fondamentale di Nannelli nel creare e portare avanti l’istanza. "Siamo in questa sede – ha detto Barnini – per affermare qualcosa di importante. Grazie anche ai Comuni del Valdarno, rappresentati oggi dal sindaco di San Miniato Simone Giglioli, facciamo un altro passo in una direzione comune: dare prospettiva istituzionale alla richiesta dell’Associazione per avere il tribunale di area. Al ministero della giustizia diciamo, inoltre, che siamo a disposizione e possiamo fornire questa sede che, in prospettiva, si può anche ampliare". "La proposta – ha concluso Brenda Barnini – è difficile e ambiziosa, ma le ragioni che ci hanno portato a farla non sono campanilistiche. Affondano le radici nel tessuto produttivo ed economico di questa area. Il tribunale può diventare un elemento di questo sistema produttivo e la vicinanza di questo servizio può migliorare la qualità della vita dei cittadini. E questo è il compito della politica".
La presidente dell’Associazione per il tribunale, Barbara Antonini, ha sottolineato come: "I vantaggi per le imprese e le attività produttive siano innegabili. La richiesta ha l’appoggio di Confindustria Firenze e Confindustria Pisa che daranno il loro sostegno. Il tribunale a Empoli – ha concluso Antonini – dará beneficio a tutta la Toscana, perché la lentezza della giustizia è un danno per tutti e sveltirne i tempi sarà un aiuto reale". E’ toccato, infine, all’avvocato Roberto Nannelli, responsabile della commissione scientifica dell’Associazione per il tribunale, ricordare i motivi per cui questa ’battaglia’ è diventata comune. Dopo aver ringraziato tutti colori che, a vari livelli, hanno portato all’attenzione del ministero di giustizia e del governo la richiesta dell’Associazione, Nannelli ha evidenziato alcuni dati decisivi per la sua valutazione. "La richiesta non è di campanile, ma di piú ampio inquadramento nel progetto della giustizia italiana. Dai dati del 2018 relativi alla durata media delle cause civili emerge che i tribunali distrettuali, come Firenze, hanno tempi più lunghi rispetto a quelli più piccoli. E non è tutto. In Toscana, i tribunali di Firenze e Pisa, i due più grandi e strutturati, si classificano terz’ultimo e penultimo per il t empo di durata delle cause. Al primo posto c’è quello di Livorno che, non a caso, ha conservato Portoferraio come sezione distaccata. I più performanti, dunque, sono i tribunali più piccoli".
"Ci rimane da fare tanta strada – ha concluso l’avvocato Nannelli – e non facciamoci illusioni, perché il ministero è ostile a questi progetti di decentramento, anche se l’“operazione-Empoli“ sarebbe a costo zero. Il nostro progetto, a oggi, è promuovere una richiesta a 15 Comuni, ma potrebbero diventare 19 aggiungendo quelli di Signa, Lastra a Signa, Tavarnelle e San Casciano che sono equidistanti da Empoli e Firenze e i cui circa 70mila abitanti potrebbero essere con vantaggio di tutti ’spostati’ come bacino di utenza dal tribunale di Firenze a quello di Empoil. Una cosa è certa: non ci fermeremo finché fisicamente non sarà inaugurato il nostro tribunale". © RIPRODUZIONE RISERVATA