
Superbonus, no allo stop "Una mazzata all’economia"
Dario Parrini, senatore Pd, si fa portavoce a Roma delle istanze del territorio e promette opposizione durissima contro l’ultima decisione del governo Meloni sul superbonus 110. La novità introdotta nel decreto approvato dal Consiglio dei ministri cambia le regole per il superbonus, eliminando, d’ora in avanti, l’opzione dello sconto in fattura o della cessione del credito al posto della detrazione con il rischio di bloccare cantieri e gettare nell’incertezza imprese e famiglie. Nella provincia di Firenze le imprese del settore costruzioni sono circa 16mila. Nell’Empolese Valdelsa quelle registrate e attive sono 2.378, oltre il 70% di queste sono aziende artigiane. "Una grandissima parte di queste sono di piccola dimensione, con scarso accesso al mercato degli appalti pubblici, vivono perciò di commesse private e il superbonus è arrivato a rappresentare una quota enorme di tali commesse". Parrini si dice molto preoccupato. "Questa operazione è un grosso errore con l’aggravante del blitz – incalza il senatore – Denota poca conoscenza della vita reale delle aziende; o se invece si ha consapevolezza, si è stati irresponsabili, perché se c’era un problema da risolvere, quello delle aziende che hanno cassetti fiscali di crediti che non riescono a cedere e che si trovano in crisi di liquidità, con il decreto approvato non si va a risolvere proprio niente, anzi si peggiora la situazione". Parrini lamenta la mancata concertazione.
"Se si voleva arrivare a un superamento delle agevolazioni era indispensabile prevedere un’uscita graduale, con una riduzione progressiva degli incentivi, sensatamente spalmata nel tempo. In questo modo si mettono a rischio migliaia di posti di lavoro, la sopravvivenza delle stesse ditte e si creano serie difficoltà a tantissime famiglie. Per dare un’idea del problema, in Italia le imprese che rischiano di saltare sono 40mila, i cantieri bloccati 100mila, le famiglie colpite dalla relativa incertezza sono un milione. In termini sociali – spiega ancora il senatore Pd – si va a determinare una vera e propria discriminazione: potrà fare una ristrutturazione edilizia o un miglioramento energetico della propria abitazione solo chi ha forti disponibilità economiche".
Secondo l’ex sindaco di Vinci non c’è da stare tranquilli neppure se la pratica del superbonus è già stata avviata con permesso edilizio presentato, lavori iniziati e contratto con la banca firmato. "Il timore – dice – è che le banche possano rivedere gli accordi alla luce del decreto". Parrini annuncia che nei prossimi giorni incontrerà gli operatori del settore. "In vista della battaglia politica che come Pd andremo a fare ho intenzione di raccogliere più suggerimenti possibili dal territorio. Pertanto chi desidera portare un contributo mi contatti pure". Dopodiché rivolge due appelli: "Al governo affinché faccia retromarcia rispetto alla decisione presa, alle altre forze politiche affinché si uniscano al Partito democratico contro quella che rischia di essere la più grande mazzata inflitta all’economia da molto tempo a questa parte ; perché intorno al comparto dell’edilizia – chiosa Parrini – ruotano molte altre professioni: elettricisti, idraulici, impiantisti, falegnami...".
Irene Puccioni