Studi sui cambiamenti climatici La Pesa in secca sotto la lente "Serve un masterplan del fiume"

Il Comune pressa la Regione. L’obiettivo? Ottenere fondi e realizzare interventi urgenti per trattenere l’acqua

Studi sui cambiamenti climatici  La Pesa in secca sotto la lente  "Serve un masterplan del fiume"
Studi sui cambiamenti climatici La Pesa in secca sotto la lente "Serve un masterplan del fiume"

Studiare i (pericolosi) cambiamenti climatici attraverso l’agonia della bassa Pesa nei mesi estivi (e talora, con l’eccezione del 2022, anche del primo autunno): di fatto, è quello che sta accadendo e accadrà a Montelupo. Dove il fiume, anche se quest’anno un po’ più tardi, sta di nuovo evaporando. Lo scorso anno, a luglio, la bassa Pesa divenne emblema a livello nazionale del problema-clima. Ricordiamo che di recente il consiglio comunale di Montelupo, a voti unanimi, ha dato mandato alla giunta Masetti di ‘pressare’ la Regione Toscana per finanziare il ‘Masterplan’ del fiume: ciò per gli interventi più urgenti, già ipotizzati onde trattenere acqua (già operative le casse di laminazione). Il consiglio ha poi avanzato la richiesta ad Autorità Idrica Toscana di coordinare i tre gestori del sistema idrico della valle (Acque, Publiacqua e Acquedotto del Fiora) per riportare i prelievi d’acqua a livelli di sostenibilità ambientale. Adesso, vi è una nuova iniziativa del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno presieduto da Marco Bottino - che sta puntando molta attenzione sulla bassa Pesa - riguardo il clima: "Cambiamento Climatico: nuovi ruoli per i consorzi di bonifica" è il titolo del progetto di ricerca che il Consorzio, nel contesto dei rapporti con l’Università degli Studi di Firenze, dipartimento di Scienze per l’economia e l’impresa, intende promuovere nell’ambito del bando per l’assegnazione delle prossime borse di dottorato su fondi ‘Pnrr’.

Grazie ai finanziamenti europei del Next Generation EU e al Piano nazionale di ripresa e resilienza ‘Italia Domani’, con il Ministero dell’Università e della ricerca, l’Università di Firenze ha infatti bandito ben 97 borse di dottorato in svariati ambiti di ricerca tra cui anche quello di interesse del Consorzio di Bonifica. "Il cambiamento climatico e la recente pandemia richiedono un adattamento dei sistemi socio-economici", si spiega nella scheda di dottorato. Notevole la messa in campo di strumenti per recuperare le proprietà "silenti". I terreni ‘marginali’ da ri-valorizzare sono da anni motivo di interesse per la Ue. Intanto, la Bonifica ha fatto sapere di aver incrementato il bilancio in virtù dell’attrazione di nuovi investimenti, da utilizzare per la sicurezza idraulica e sull’altro versante per la tutela delle acque, e di aver lanciato una campagna per la valorizzazione delle zone interne meno conosciute. Andrea Ciappi