CARLO BARONI
Cronaca

Stop omofobia: "Illustrazioni per gli studenti"

Il progetto God Save the Queer! nasce con l’intento di far conoscere e sensibilizzare il grande pubblico sulle tematiche della...

Il progetto God Save the Queer! nasce con l’intento di far conoscere e sensibilizzare il grande pubblico sulle tematiche della...

Il progetto God Save the Queer! nasce con l’intento di far conoscere e sensibilizzare il grande pubblico sulle tematiche della...

Il progetto God Save the Queer! nasce con l’intento di far conoscere e sensibilizzare il grande pubblico sulle tematiche della parità di genere e la comunità Lgbtqia+. Nasce dalla collaborazione del collettivo Le Vanvere col Comune di Empoli e la Rete Re.a.dy e si sviluppa con 12 interviste a persone che si identificano sotto una o più bandiere lgbtqia+. A ogni ‘voce’ corrisponde un manifesto, a ogni intervistato il compito di essere portabandiera della comunità. Il tutto riunito in una mostra.

Ieri a Empoli il sindaco, l’assessora alla scuola e l’assessora ai diritti civili e alle pari opportunità hanno consegnato a tutti i plessi delle scuole superiori una illustrazione della collezione God Save the Queer!, assieme a dei segnalibri che rappresentano le 12 immagini del progetto. Succede nel giorno in cui ricorre la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia. Trentacinque anni fa l’Organizzazione Mondiale della Sanità eliminò l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali: per quel giorno, dal 2004, si festeggia questa giornata dedicata all’identità e alla libertà in 130 paesi del mondo.

La mostra God Save the Queer sarà presentata nella sua interezza durante il festival Ludicomix dal 31 maggio al 2 giugno. Presentando il segnalibro in biglietteria nei giorni del festival sarà possibile ottenere il biglietto ridotto. "La consegna di quadri e segnalibri ai ragazzi e alle ragazze – dice l’amministrazione – è importante perché siamo certi che insieme a loro possiamo costruire una città libera dalle discriminazioni, in cui tutti e tutte si sentano a casa propria".