
EMPOLI
L’epicentro resta tutta l’area della stazione ferroviaria passata al setaccio e messa sotto la lente. È questa la zona "rossa" di Empoli, crocevia nevralgico per e dalla città. È la zona dove ci sono le maggiori criticità sul fronte della sicurezza: tanti episodi, anche recenti, lo hanno dimostrati e hanno innescato un dibattito importante. Anche per i bivacchi, notturni e diurni, che si allungano fino al parcheggio a servizio dello scalo: un luogo che con il calar del sole – ma anche nelle ore diurne – si popola di senza fissa dimora e di pusher. Il giro di vite delle forze dell’ordine si fa sempre più stringente con servizi straordinari di controllo – come previsto al tavolo del Comitato provinciale ordine e sicurezza in Prefettura a Firenze tenutosi lo scorso 20 febbraio – che partono dalla stazione e poi si allargano, come cerchi concentrici, a tutto il centro cittadino. I carabinieri, si apprende, nell’ultima attività messa in campo, hanno controllato più di cento soggetti, sospese quattro attività commerciali, irrogate sanzioni per oltre diecimila euro.
Si protraggono da due settimane i pattugliamenti sul territorio comunale dove l’Arma ha effettuato una serrata attività che ha visto come protagonisti, oltre ai militari della compagnia empolese, diversi comparti di specialità provenienti da Firenze, tra cui squadre di intervento operativo, nucleo cinofili, nucleo ispettorato del lavoro e nucleo antisofisticazione e sanità. I carabinieri, appunto, hanno inizialmente concentrato gli accertamenti nella zona della stazione ferroviaria, per poi allargare lo spettro d’azione fino alle vie del centro storico. Oltre 50 i militari impiegati nei servizi, che hanno controllato “a tappeto” tutte le aree più sensibili del comune empolese.
Più di cento soggetti identificati, tra cui molti extracomunitari, alcuni dei quali, risultati irregolari, sono stati denunciati al fine di poter legittimare la propria posizione sul territorio. Nel mirino dei militari anche gli esercizi commerciali della zona, tra cui minimarket, macellerie e punti di ristoro: in tale ambito sono stati emanati quattro provvedimenti di sospensione e quattro provvedimenti prescrittivi per mancanza di piani di autocontrollo o tracciabilità dei prodotti o per scarse condizioni igienico-sanitarie, oltre a sequestri di merce non conforme alla normativa vigente ed irrogazione di sanzioni pecuniarie per oltre 10mila euro complessivi. Una vera e propria sinergia operativa che, sfruttando le diverse professionalità dei reparti dell’Arma, ha consentito una proficua attività di controllo del territorio. Un’azione a tutela della sicurezza e di sostegno all’economia legale, anch’essa a rischio nei contesti caratterizzati da carenze nel rispetto delle leggi e delle regole.