
Tifosi allo stadio Castellani di Empoli
Empoli, 28 gennaio 2021 - Quanto costa il Castellani? È questa la domanda da un milione di dollari che un po’ tutti si stanno ponendo. In primis l’Empoli, che ha già dichiarato il suo fortissimo interesse a partecipare al bando col quale il Comune, dopo l’approvazione in consiglio del Masterplan, inserirà il bene all’interno del nuovo piano delle alienazioni. Stabilire una cifra non è semplice. Uno stadio è evidentemente un edificio particolare, che sorge su un terreno molto ampio e ha al suo interno caratteristiche piuttosto peculiari, come la pista di atletica e il campo sussidiario. Il percorso intrapreso dall’Empoli e dall’amministrazione Barnini non è certamente un ‘unicum’ in Italia, anche se ad oggi gli stadi di proprietà nel nostro paese sono appena cinque.
Lasciando da parte lo Juventus Stadium, costato circa 155 milioni alla società bianconera e quindi imparagonabile al caso in questione, interessante andare a vedere come si sono comportati altrove e, soprattutto, quanto hanno speso le società per rifare gli impianti. Il primo è la Dacia Arena di Udine, nata sulle ceneri del vecchio Friuli. Nell’aprile del 2012 venne pubblicato dal Comune di Udine un bando di gara per la concessione e il rifacimento dello stadio: dopo l’apertura delle buste la commissione assegnò provvisoriamente il diritto di superficie per 99 anni all’Udinese, unica entità che aveva fatto pervenire un’offerta agli uffici comunali. Per ottenere la concessione del terreno e dello stadio (attenzione, non la proprietà come succederebbe a Empoli), Pozzo ha versato 4,9 milioni di euro nelle casse comunali. La spesa totale è stata invece di 30 milioni, con l’80% finanziati dal credito sportivo.
A Reggio Emilia , invece, l’ex stadio Giglio è stato per anni l’unico esempio di impianto di proprietà in Italia, ma dopo il fallimento della Reggiana e varie vicissitudini che si sono susseguite negli anni è stato il Sassuolo di Squinzi ad acquistarlo all’asta (non dal Comune) per 4 milioni di euro. La curiosità è che per acquistarlo e ristrutturarlo la società ha chiesto aiuto ai tifosi mediante forme di abbonamento molto particolari. Passando invece a Frosinone, quella che ha portato alla nascita del Benito Stirpe è stata una perfetta sinergia tra pubblico e privato: lo stadio, che il Comune aveva già iniziato a realizzare anni fa, è stato dato in concessione al club ciociaro con 11 milioni di lavori da rifare, ai quali si sono aggiunti i 9 che ci ha messo l’ente pubblico, per un totale di 20. Difficile fare un confronto con Empoli perché qui la partita che si sta giocando è completamente diversa.
Diversa e simile , per non dire identica, a quella di Bergamo, dove l’Atalanta ha acquistato dal Comune l’Atleti Azzurri d’Italia (trasformandolo nel Gewiss Stadium) per circa 8 milioni (prezzo di partenza intorno ai 7,5). Quanto potrebbe costare quindi il Castellani? La forbice potrebbe essere compresa tra i 4 e gli 8 milioni, considerando però che l’Empoli Fc, negli anni, ha provveduto a realizzare a spese proprie molti lavori di miglioria e ammodernamento. Solo la copertura della Maratona è costata 1,2 milioni, ai quali vanno aggiunti i soldi spesi per la ristrutturazione delle curve, dei seggiolini e degli spogliatoi.