ANDREA CIAPPI
Cronaca

Ss67, ancora bufera sull’autovelox. Il giudice annulla un’altra multa

L’automobilista ha vinto il ricorso: Unione dei Comuni condannata a pagare le spese legali. Sotto la lente la validità della collocazione del rilevatore di velocità e la segnaletica relativa

Un autovelox

Un autovelox

Empolese Valdelsa, 2 giugno 2025 – I tempi cambiano, inesorabilmente (per parafrasare il grande Bob Dylan). Ma c’è sempre qualcosa che non cambia. È la polemica annosa sull’autovelox di Montelupo. Ormai una categoria del pensiero, posto che ormai si entra nell’ordine dei decenni di vita e qualcuno che se ne interessava da più giovane adesso ha i capelli bianchi. Il fatto: il Giudice di pace di Empoli ha annullato di recente un verbale per una multa derivata da eccesso di velocità dinanzi al misuratore sulla Ss 67 Tosco Romagnola, a Montelupo Fiorentino.

L’Unione, cui da anni afferisce tutta l’attività della polizia municipale, ha deciso di fare ricorso in appello, dando mandato di agire al proprio presidente Alessio Mugnaini. Le cifre: la polizia municipale lo scorso gennaio ha provveduto a notificare una violazione al Codice della Strada per superamento del limite di velocità appunto a Montelupo; il destinatario del verbale ha promosso ricorso al verbale al Giudice di pace di Empoli. L’Unione si è costituita in giudizio. Il Gdp con sentenza 143/2025 ha annullato il verbale condannando l’amministrazione al pagamento delle spese legali per 200 euro oltre spese accessorie di legge. Chi si è visto piovere il verbale a domicilio ha dunque richiesto il pagamento delle suddette spese per un importo di 334,82 euro: siamo ad oggi, e l’Unione ha fatto ricorso in appello al Tribunale di Firenze, incaricando un legale del capoluogo toscano e stanziando all’uopo oltre 1.500 euro.

È l’ennesimo ricorso al Gdp, l’ennesima vittoria in primo grado, sarà l’ennesimo ribaltamento nei gradi superiori? L’Unione ci confida. Sul tavolo tanti aspetti: visibilità del dispositivo, del limite di velocità, adeguata segnalazione… Si vedrà. Andiamo indietro, da fonti istituzionali, e vediamo ad esempio un capitolo (dei tanti) di questa never-ending-story: siamo all’ormai lontano 2018 ed il problema scaturiva dall’accoglimento da parte del Gdp di Empoli dei ricorsi fatti da alcuni cittadini: la mancanza delle distanze previste dal Codice della strada per la collocazione della segnaletica erano all’origine delle decisioni.

All’epoca Comune ed Unione fecero presente che ogni qual volta il Comune stesso era ricorso in appello nei confronti delle sentenze del Gdp, il Tribunale ordinario di Firenze lo aveva accolto, respinto l’opposizione in primo grado e pertanto confermato la validità della collocazione del rilevatore di velocità e le sue caratteristiche tecniche. E ora? Vedremo. Assomiglia al gioco dell’oca con il via sempre a quell’autovelox. Questione di sicurezza stradale, dice da anni l’Unione. No: è cassa, dicono alcuni automobilisti. Ora parola ai giudici.

Andrea Ciappi