Spunta un nuovo candidato. Johnny Qazimi lancia la sfida: "Puntiamo al ballottaggio"

Tre i capisaldi del programma: sicurezza, politiche per il lavoro e la famiglia, sviluppo economico ll 26enne: "Serpeggia il malcontento. Noi ci siamo, poi saranno gli elettori a esprimersi".

Spunta un nuovo candidato. Johnny Qazimi lancia la sfida: "Puntiamo al ballottaggio"

Spunta un nuovo candidato. Johnny Qazimi lancia la sfida: "Puntiamo al ballottaggio"

"Essere giovani non vuol dire essere incompetenti. Anche perché Castello era un diamante grezzo da oltre un miliardo di lire di capitalizzazione, prima delle scelte politiche a nostro avviso errate adottate dal 1990 in poi. Serve un cambio di rotta e di dirigenza". È il manifesto programmatico di Johnny Qazimi, candidato sindaco alle prossime elezioni con la civica “Castellani per il Cambiamento“, che presenterà il proprio programma elettorale in un incontro fissato per sabato prossimo alle 16 all’Hotel Lami. Nato in Albania nel 1998 e cresciuto a Castelfiorentino (dove vive dal 2000) Qazimi guida una formazione di esponenti della società civile che comprende impiegati, liberi professionisti, studenti e pensionati. Tre i capisaldi del programma: sicurezza, politiche per il lavoro e per la famiglia e sviluppo economico.

"Siamo un movimento civico anti-casta e anti-sistema – ha spiegato il diretto interessato, con un passato nei Giovani Democratici – siamo contrari all’Unione dei Comuni, perché sotto diversi aspetti penalizza le singole realtà comunali. Pensiamo poi alla sicurezza: la stazione è teatro di spaccio ed episodi di degrado, serve uno sforzo ulteriore sotto il profilo della videosorveglianza. Se non un presidio delle forze dell’ordine". Qazimi se la vedrà con il centrodestra di Susi Giglioli e con il centrosinistra di Francesca Giannì. Con un obiettivo ambizioso. "Puntiamo almeno al ballottaggio – ha chiosato – anche in quello che era il Comune più “rosso“ d’Italia c’è malcontento: diversi cittadini stanno aprendo gli occhi. Noi ci siamo, poi saranno gli elettori ad esprimersi".

Giovanni Fiorentino