
di Tommaso Carmignani
Bentornato campionato. E forse, per la prima volta dopo due anni, bentornato al calcio vero, quello che piace alla gente, quello che si vive in prima persona sugli spalti, senza limitazioni o restrizioni di sorta. Perché dopo aver convissuto con il Covid questa è la prima stagione che comincia esattamente come era iniziata quella del 201920, interrotta a marzo per via del virus e ripresa in estate senza il pubblico sugli spalti. Stavolta è diverso, dalla campagna abbonamenti alla capienza autorizzata al 100 per cento, dalla voglia di tornare al Castellani per assaporare le emozioni della serie A al grande obiettivo chiamato salvezza. Per l’Empoli di Paolo Zanetti la missione sarà centrare la permanenza nella massima categoria per il secondo anno consecutivo, per la società del presidente Corsi l’ennesima avventura tra i grandi del calcio italiano.
Da quando siede sulla scrivania più importante – sono passati ormai più di trent’anni – questa è la sua tredicesima stagione in A, la quindicesima complessiva della più che centenaria storia del club. Per la squadra è un’occasione da non perdere, per la città una vetrina significativa. E dopo due anni difficili per via del Covid, anche dal punto di vista delle entrate l’Empoli si prepara a tornare ai livelli del 2019. La voce più importante è ovviamente quella legata ai diritti televisivi, ma i soldi che due anni fa sono mancati del tutto e che invece lo scorso anno sono arrivati soltanto in parte sono legati agli incassi al botteghino.
Per tutta la seconda parte di stagione la capienza autorizzata è stata del 75 per cento, salvo poi arrivare al 100 nelle battute finali del campionato, ma senza la possibilità di organizzare una vera campagna abbonamenti le cifre sono state inevitabilmente più basse di quello che avrebbero potuto essere.
L’Empoli, quest’anno, conta di mettersi in tasca qualcosa come 3 milioni di euro grazie alla presenza dei tifosi sugli spalti, con un numero di abbonamenti che viaggia spedito verso quota 5mila ed almeno tre o quattro partite in cui è atteso il tutto esaurito: Juventus, Milan, Inter e forse Napoli e Fiorentina, anche se il derby coi viola quest’anno arriva presto – è in programma già la prossima settimana, cioè il 21 agosto – e molti tifosi potrebbero ancora essere in vacanza.
Ma dicevamo dei diritti televisivi. Per tutte le società del massimo campionato italiano è la voce più importante al capitolo delle entrate e anche l’Empoli Fc, ovviamente, non fa eccezione.
In Italia il 50 per cento dei circa 940 milioni di euro che spettano alle società di serie A è diviso in parti eguali. Dunque, dei 470 milioni previsti, ogni club del massimo campionato riceve qualcosa come 23,5 milioni di euro come prima base. Ci sono poi tutta una serie di parametri che si misurano in base al bacino di utenza, ai risultati delle ultime stagioni e a quella del campionato appena concluso. Questo fa sì che la Juventus incassi molto più dell’Empoli, ma la buona notizia è che la salvezza ottenuta lo scorso anno consente alla società di Corsi di incrementare ancor di più il budget.
Se un anno fa erano entrati nelle casse di Monteboro 29,5 milioni di euro, quest’anno siamo circa a 33, che sommati a 3 del botteghino fanno un totale di 36. A questa cifra vanno poi aggiunte le sponsorizzazioni: per l’Empoli la serie A vale qualcosa come 7 milioni di euro più 2, laddove i 7 sono quelli che il club riesce ad ottenere per conto proprio, mentre i due derivano dalla Lega. Gli sponsor principali sono Computer Gross, Sammontana, Contrader e Pediatrica, mentre lo sponsor tecnico è ancora Kappa.