REDAZIONE EMPOLI

Sos sulla Pesa per la rondine riparia Avviato il piano di salvataggio per pulire i nidi dall’edera infestante

Lungo il corso del torrente a Montelupo ha sede una delle più grandi colonie della Toscana. Ora è in pericolo

Sos sulla Pesa per la rondine riparia Avviato il piano di salvataggio per pulire i nidi dall’edera infestante

Una delle colonie più stabili della Toscana di Topino o Rondine Riparia si è insediata sul grande muro di sponda del torrente Pesa. Con l’arrivo della stagione di cova questi uccelli migratori torneranno ad occupare i nidi. Nidi che però necessitano di interventi per essere di nuovo occupati. Uno dei problemi riscontrati dalla Lipu, che minaccia la sopravvivenza della colonia di rondine riparia di Montelupo, è la presenza dell’edera, che, scendendo dall’alto lungo il muro di sponda, va a ricoprire i fori di accesso ai nidi. In passato si era cercato di dare una soluzione installando nidi artificiali sporgenti e facendo tagli mirati. Negli ultimi anni, però, la situazione si è fatta ancora più difficile, tanto da impedire alle rondini di accedere all’entrata dei nidi all’interno del muro di cemento. Per questo è stato proposto un urgente intervento di potatura mirata: non è prevista l’eliminazione totale dell’edera ricadente, ma uno sfoltimento, andandola a tagliare in corrispondenza dei nidi, così da facilitare l’ingresso alle rondini. La scoperta della presenza della colonia nel comune montelupino aveva dato il via, anni fa, ad un "progetto rondini" con relativa campagna di sperimentazioni e di cartellonistica realizzata dal Consorzio di Bonifica con il patrocinio del Comune. La popolazione di rondine riparia ha subito una forte diminuzione a livello regionale così come anche sull’intero territorio nazionale, per cause non ancora del tutto chiare, ma che rischiano di mettere a repentaglio la sopravvivenza della specie stessa. A prendersi in carico l’intervento, a seguito della segnalazione della Lipu e della condivisione da parte del Comune, il Consorzio di Bonifica Medio Valdarno, che è intervenuto per fare in modo che le rondini riparie, che solitamente tornano sulla Pesa a marzo, ritrovino gli accessi ai loro nidi liberi da impedimenti e pronti ad accoglierle.

"Sono queste le lavorazioni puntuali, attente e precise che il Consorzio riesce a mettere velocemente in campo a seguito delle richieste di collaborazione costruttiva che ci arrivano da tanti interlocutori sul territorio - commenta il Presidente del Consorzio di Bonifica Marco Bottino - qui sulla Pesa, grazie al lavoro del Contratto di Fiume, si riesce sempre di più a dialogare anche tra interlocutori diversi e a lavorare per il bene comune del corso d’acqua".