
Si ritrovano a cinquant’anni dalla maturità. Tra i banchi del liceo un legame indissolubile
I legami creati dalle medie superiori, nel caso il liceo scientifico di Empoli, con la ciliegina della maturità sono davvero duraturi nel tempo. Ne sanno qualcosa i componenti rimasti (purtroppo qualcuno negli anni è venuto meno) della classe quinta C dello scientifico che fecero la maturità nel 1973, mezzo secolo fa: i ragazzi di allora hanno continuato a vedersi, come qualche tempo fa, nel cinquantesimo anniversario, e a eleggere il capoclasse: lo ricorda Silvano Guerrini, uno di loro. I cinquant’anni trascorsi significano anche aver vissuto la propria giovinezza in un tempo in cui il pezzo di carta, nel caso della maturità, specialmente se accompagnato dalla successiva laurea, era davvero la concretizzazione di quella figura sociologica dell’ascensore sociale, che allora funzionava, mentre oggi è come se il metaforico ‘attrezzo’ non avesse più goduto di manutenzione da molti anni, sicuramente da qualche decennio. Quei ragazzi (la loro classe, e qualcuno si chiede ancora il perché, era di soli maschi) hanno la caratteristica invidiabile di aver appunto incarnato il sogno dello sviluppo sociale, portando alla città e alla sua zona un buon numero di medici, tra cui Franco Cipriani, Gabriele Mazzoni e Marco Pagni, dirigenti d’impresa, dirigenti pubblici con un passato politico come Paolo Peruzzi o Tiberio Tanzini, senza dimenticare ingegneri, imprenditori e dirigenti d’impresa.