
Saverio Belmonte (Flc Cgil): "Un calo che unisce gli effetti della denatalità a quelli, più gravi, determinati dalle scelte politiche a livello ministeriale".
di Ylenia CecchettiEMPOLESE VALDELSA La scure dei tagli alla scuola pubblica colpisce duramente anche l’Empolese Valdelsa. Secondo le stime della Flc Cgil, nella zona potrebbero sparire fino a 20 cattedre il prossimo anno scolastico, soprattutto nei cicli della primaria e nelle ore di potenziamento, con ripercussioni dirette su attività fondamentali come sportelli di recupero, progetti per l’inclusione e il supporto agli alunni con difficoltà. A lanciare l’allarme è Saverio Belmonte, sindacalista della Flc Cgil Empolese Valdelsa. "I dati non sono ancora ufficiali, ma la proiezione ci dice che ci troveremo con circa 250 alunni in meno su tutto il territorio, in tutti gli ordini e gradi. Nei nostri istituti ci potrebbero essere circa 20 cattedre in meno rispetto all’anno scorso. Un calo che unisce gli effetti della denatalità a quelli, più gravi, determinati dalle scelte politiche operate a livello ministeriale". A essere colpite saranno in particolare le ore di potenziamento, considerate un pilastro per garantire un’istruzione equa. "Sono le attività che permettono alla scuola di occuparsi dei più fragili – sottolinea Belmonte –. Tagliare questi strumenti significa rinunciare a una scuola inclusiva. La situazione, rispetto all’anno scorso, è peggiorata". A livello provinciale, la Flc ha denunciato 115 cattedre in meno nella sola provincia di Firenze, di cui 68 non dovute alla denatalità ma direttamente riconducibili alle politiche del governo. Le scuole superiori saranno tra le più penalizzate a livello provinciale, con una media di 1,5 docenti in meno a istituto. I tagli non riguardano solo numeri ma mettono a rischio la qualità dell’offerta formativa. Sul territorio le previsioni parlano di un impatto consistente, in particolare per i progetti di potenziamento didattico. Ore che fanno la differenza nella quotidianità scolastica consentendo di dare supporto agli studenti più fragili. E non andrà meglio per il personale Ata. "La legge di bilancio ha già previsto tagli pesanti anche per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario. Se non saranno attuati quest’anno, arriveranno comunque il prossimo. È una scelta politica consapevole di svalutazione del personale scolastico", denuncia Belmonte che, per questo, si dice pronto alla mobilitazione. "Chiediamo correttivi urgenti. Siamo pronti anche a forme di presidio davanti all’Ufficio Scolastico Regionale".