Sciopero confermato, ma è ancora polemica

Pilastri (Gruppo Misto ) sulla Polizia Municipale: "Tagli dei costi fino al 2024". Ma Falorni smentisce e rilancia incremento dell’organico

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EMPOLESE VALDELSA

Lo sciopero di domani è confermato, ma il grosso della partita si giocherà probabilmente il prossimo 2 agosto, quando i rappresentanti sindacali della Polizia Municipale incontreranno la parte politica per cercare di ottenere quelle garanzie che chiedono. Aumento del personale e miglioramento delle condizioni lavorative, altrimenti non sono escluse nuove iniziative nel mese di agosto. Intanto martedì scorso è stato approvato il bilancio di previsione dell’Unione dei Comuni, con novità importanti riguardo ai costi per il personale. Ad andare su tutte le furie è stato il capogruppo del Gruppo Misto, Leonardo Pilastri, che ha parlato di tagli del 15 per cento sulla spesa da qui al 2024, oltre a tutta la questione legata ai mezzi, al vestiario, al sistema integrato di sicurezza e alla richiesta di materiale come giubbotti antiproiettile e sfollagente.

"Nel 2013, quando il servizio è passato in carico all’Unione, la pianta organica della Polizia Municipale contava 114 agenti. Ora da tabella dovrebbero essere 104, ma in realtà sono solo 82 e l’età media è di 50 anni. Chiedono un programma di assunzioni e investimenti, gli viene risposto tagliando la spesa nel bilancio dei prossimi tre anni. E quel che è peggio – dice ancora Pilastri – è che non esiste un cronoprogramma". Anche la questione dei mezzi, del vestiario e del servizio d’ordine è motivo di polemica. "Quando entrano in servizio prendono le divise in prestito dai colleghi. Sono poi venuto a sapere che per la manutenzione degli automezzi non c’è una gara d’appalto: quando si guastano si va dal meccanico a prezzi di mercato, con un dispendio economico maggiore. Per il sistema integrato di sicurezza urbana, invece, si passerà da 4mila a 2500 euro di spesa per un territorio di 180mila abitanti, mentre alla richiesta di dotazioni la risposta è uno zero". Dall’Unione dei Comuni, però, fanno sapere che non è prevista nessuna riduzione di spesa, anzi. Il bilancio di previsione tiene conto dei pensionamenti, ma senza il piano delle assunzioni per il 2023 e 2024 non è possibile quantificare con esattezza il costo del personale, che però, specifica il presidente dell’Unione Alessio Falorni "non solo non sarà ridotto, ma se possibile sarà anche incrementato". Le assunzioni nel 2022 ci sono già state e altre, assicurano gli amministratori, arriveranno nel 2023. "Quel che è certo – dice Falorni – è che non ci saranno tagli". Tommaso Carmignani