IRENE PUCCIONI
Cronaca

Frattura alla tibia e lesione al nervo, ma le cure aggravano la situazione: maxi risarcimento per il paziente

Un uomo di cinquant’anni ha chiesto e ottenuto 156mila euro dall’Asl Toscana centro per i danni subiti. Un 80enne ha invece peggiorato le sue condizioni dopo un intervento oculistico: ha ricevuto 79mila euro

Medici e personale sanitario in una sala operatoria durante un intervento (foto d’archivio)

Medici e personale sanitario in una sala operatoria durante un intervento (foto d’archivio)

Empoli, 7 aprile 2024 – Alla fine tra i pazienti danneggiati e l’azienda sanitaria è stata trovata una soluzione conciliativa che farà sborsare a quest’ultima una cifra complessiva di 235mila euro come risarcimento per due casi di trattamenti sanitari non andati a buon fine verificatisi nell’ambito territoriale empolese. La prima vicenda è quella di un uomo sulla cinquantina che si è trovato a fare i conti con una serie di complicazioni insorte nel trattamento di una frattura del piatto tibiale, con lesione del nervo sciatico popliteo esterno. Il paziente, sottoposto a cure per la frattura dell’arto inferiore con l’aggiunta di un’ulteriore lesione al nervo, non solo non ha risolto la sua problematica, ma l’ha addirittura aggravata.

Non trovando conforto nei trattamenti ricevuti dal personale delle strutture pubbliche; ma ritenendo, al contrario, di aver ricevuto un danno ancora più importante, ha deciso di presentare una richiesta di risarcimento. L’istanza è stata formalmente avanzata del settembre 2021. A distanza di circa due anni e mezzo la controversia si è finalmente chiusa. In seguito alle valutazioni espresse dal comitato gestione sinistri è stata valutata l’opportunità e la legittimità di risarcire il danno lamentato con il pagamento della somma di 156mila euro, a saldo, stralcio e totale soddisfazione di ogni pretesa delle parti.

L’altro caso riguarda, invece, un uomo di circa 80 anni che si era rivolto al servizio sanitario pubblico sul territorio per un intervento agli occhi. L’operazione evidentemente non ha portato i benefici sperati, ma anzi ha complicato e aggravato le cose. L’anziano, anche in questo caso, invece di risolvere il suo problema ha ricevuto un danno permanente per il quale ha deciso di fare richiesta di risarcimento. L’istanza è stata presentata a giugno di un anno fa. Nel caso specifico le trattative stragiudiziali hanno avuto uno svolgimento più rapido: in meno di un anno, infatti, la pratica è stata chiusa. Dopo le valutazioni del comitato gestione sinistri la cifra congrua per il danno lamentato dal paziente è stata definita nella somma di 79mila euro.

Entrambe le cifre sono risorse che vengono ricavate dal bilancio 2024. Nel bilancio annuale dell’Asl quello dei ‘risarcimenti’ rappresenta un capitolo di spesa variabile, ma purtroppo sempre presente. È infatti un diritto dei cittadini che ritengono di aver subito danni attribuibili a responsabilità dell’azienda presentare richiesta di risarcimento. Le istanze vengono prese in esame e, se appropriate, si possono risolvere (come in questi due casi) con una trattativa stragiudiziale che mette d’accordo entrambe le parti.