Ottomila tonnellate di rifiuti tossici delle concerie sotto la strada regionale 429

I rifiuti delle concerie di Santa Croce sull'Arno sono stati smaltiti abusivamente

I carabinieri

I carabinieri

Empoli, 15 aprile 2021 - Dalle inchieste coordinate dalla Dda di Firenze contro la 'ndrangheta in Toscana e condotte dall'Arma dei Carabinieri emerge di particolare rilievo - segnalano gli inquirenti - la circostanza che il titolare dell'impianto di trattamento abusivo di materiali riciclati dai reflui e dai fanghi delle concerie di Santa Croce sull'Arno (Pisa), Francesco Lerose, "fosse in stretto contatto con ambienti di spessore criminale della cosca Gallace, i quali avevano preso il controllo del subappalto del movimento terra per la realizzazione del V lotto della Strada regionale 429 Empolese-Valdelsa".

Grazie a questi contatti e infiltrazioni risulterebbero stati smaltiti abusivamente nei rilevati della nuova strada circa 8.000 tonnellate di rifiuti contaminati. Questo episodio, chiariscono Forestali e Ros, costituisce il collegamento investigativo tra l'indagine denominata 'Keu' dei Forestali e l'indagine svolta dai carabinieri del Ros denominata 'Calatruria', poiché attraverso la ditta mugellana 'Cantini Marino', che è stata infiltrata da esponenti della cosca Gallace, è stato possibile ricostruire da parte del Ros il controllo del movimento terra nell'appalto del lotto V della Strada regionale 429 con condotte estorsive, e contemporaneamente è stato possibile ricostruire da parte dei Cc Forestali e dei Cc del Nucleo Ecologico la collaborazione fornita da Lerose alla ditta Cantini con la fornitura di ingenti quantitativi di rifiuti contaminati smaltiti abusivamente quale sottofondo o rilevato per le opere realizzate nell'appalto pubblico.