
di Ylenia Cecchetti
Il caso del raddoppio contestato finisce in tribunale. I cittadini del comitato, che riunisce le famiglie delle frazioni di Brusciana, Fontanella Sant’Andrea e Granaiolo, lo avevano annunciato: "Nel momento in cui partiranno le lettere di esproprio, faremo ricorso al Tar". L’udienza si è tenuta lo scorso 28 settembre, ma è ancora presto per una sentenza. Come riferisce Paolo Gaccione, portavoce del comitato Per un altro raddoppio, "il Tribunale Regionale della Toscana ha preso in esame e accolto la ‘memoria’ di Rete Ferroviaria Italiana Spa. La Corte ha rinviato tutto alla prossima udienza". C’è già una data per valutare il materiale presentato dalla controparte, ed è quella del 15 febbraio 2024. In attesa che la Corte si pronunci sul progetto, Rfi non fa passi indietro perché, come ribadito più volte, "non è pensabile bloccare un’opera così importante finché non ci sarà una sentenza definitiva".
A proposito del progetto, la data di scadenza per la fine dei lavori guarda al 2026. Ma già a cavallo tra la fine di quest’anno e l’inizio del 2024 le opere dovrebbero partire. Da qui ai prossimi quattro anni, insomma, se il Tar dovesse respingere il ricorso presentato dal Comitato dei residenti, il raddoppio del binario Empoli-Granaiolo diventerà realtà. L’appalto, del valore di 148 milioni di euro, comprende una progettazione esecutiva della durata di 180 giorni e lavori per circa 1600 giorni. Il raddoppio interesserà un tratto della linea Empoli-Siena, attualmente a singolo binario e non elettrificata. Il nuovo tracciato percorrerà in parallelo quello esistente per dieci chilometri da Empoli a Granaiolo, causando a detta dei residenti, esasperati, notevoli disagi per tutto l’abitato. Ma i cittadini non si arrendono e anzi, fanno rete con l’assemblea permanente No Keu. Nei giorni scorsi, insieme, l’ultima contestazione lungo la strada 429 per "toccare con mano la devastazione programmata. Qui, dove due anni e mezzo fa la Dda di Firenze accertava lo sversamento di oltre 8mila tonnellate di Keu - si sfogano i manifestanti - adesso pende un progetto di Rfi per il raddoppio del binario il cui risultato sarà un disastro su tutti i livelli. Nessuno di noi mollerà".