
Il ponte sull’Orme è stato ridotto a una corsia nell’aprile 2020 (foto Gasperini/Germogli)
Empoli, 13 marzo 2022 - Fra qualche mese code e disagi potrebbero davvero essere solo un brutto ricordo. Il ponte sul fiume Orme, a senso unico alternato ormai da quasi due anni, sarà presto sottoposto al tanto atteso intervento di consolidamento. E’ stato infatti aggiudicato, in questi giorni, l’affidamento dei lavori per un importo di quasi 553mila euro. La ditta vincitrice del bando indetto dall’Unione dei Comuni, in qualità di centrale unica di committenza, è la Valori Scarl – Consorzio Stabile per la consorziata esecutrice Cavaliere Pozzolini Lorenzo srl.
L’intervento consiste nella sostituzione dell’impalcato dell’infrastruttura. Accertati i requisiti necessari dell’impresa aggiudicatrice dell’appalto, come prevede la normativa in questi casi, i lavori dovrebbero iniziare a breve, forse già a primavera, e non protrarsi oltre sei mesi.
Il ponte, snodo viario fondamentale per la viabilità empolese, è stato ridotto a una corsia, regolata da semaforo, nell’aprile 2020, per limitare il numero di veicoli in transito. Inevitabili, però, code e disagi, soprattutto nelle ore di punta (ingresso e uscita delle scuole e delle aziende), il giovedì, giorno del mercato settimanale, e in occasione delle partite casalinghe dell’Empoli.
L’infrastruttura è ormai vetusta e obsoleta. Risale al periodo immediatamente successivo al secondo dopoguerra. Le risorse per il suo consolidamento sono state trovate grazie anche a una variazione di bilancio approvata dal consiglio della Metrocittà che ha trasferito al Comune di Empoli 175mila euro.
Un’altra buona fetta, pari a 490mila ero, è arrivata dalla Regione; mentre l’impegno economico del Comune è di 265mila di risorse proprie. La storia del ponte sull’Orme è molto travagliata ed è legata a un fatto che non molti empolesi conoscono. Uno dei principali motivi per cui l’infrastruttura ha accelerato il suo naturale processo di deterioramento è perché nelle ore notturne veniva percorso dai tir diretti al porto di Livorno che trasportano le turbine del Nuovo Pignone.
C’è un tratto della Fi-Pi-Li in cui i sottopassi sono inferiori alle altezze di questi carichi, pertanto i mezzi pesanti sono costretti a uscire dalla superstrada, prendere la Tosco Romagnola, attraversare Empoli e rientrare in Fi-Pi-Li in territorio pisano. Proprio per questo al Nuovo Pignone il Comune ha chiesto un importante coinvolgimento, ovvero la progettazione dell’intervento di consolidamento che, trattandosi di un ponte sotto il quale scorre un torrente, ha richiesto numerose verifiche.
Irene Puccioni